Recensione “L’uomo nella foto” di Sara Petrolini

 

 

 

Per Teresa, giovane studentessa universitaria, il consueto rientro estivo nella quiete di Settecase è sempre filato sui binari della routine. Solite facce, soliti luoghi, una migliore amica con cui trascorrere le lunghe giornate. A scardinare le certezze della protagonista è l’arrivo di un misterioso uomo francese. La sua presenza nel paesino è accompagnata da alcuni fatti insoliti: una “strage” di pecore e poi la misteriosa morte del signor Guglielmi, figura di spicco della comunità locale. Teresa, figlia del commissario, non è convinta del primo approccio alle indagini: approfondendo dei dettagli sulla storia di Settecase, si ritrova a sbrogliare una matassa in cui ad attingere a mani basse nel torbido potrebbero celarsi dei soggetti insospettabili.

Teresa è la figlia del commissario di Settecase, dove ritorna ogni estate. Il libro si apre proprio con il suo arrivo in paese e ci si tuffa subito in una cornice fatta di tanti personaggi, che ben caratterizzano il racconto. Il ritmo del libro è fin da subito scorrevole e vivace, condito con una vena ironica che lo rende ancora più piacevole.

L’esistenza a Settecase è piuttosto placida, ma uno straniero di cui tutti vociferano e la morte di Giacomo Guglielmi renderanno l’estate di Teresa più movimentata del solito.

Complice un fascicolo sulla storia del paese, qualche interferenza nel lavoro del padre e la natura pettegola di Teresa, la ragazza si troverà a indagare sui fatti accaduti.

Il romanzo, inoltre, si tinge anche di rosa grazie alla presenza del prode Ettore, collega del padre per cui Teresa ha una cotta. Lui, però, sembra non voler ricambiare le sue attenzioni.

L’intreccio giallo è abbastanza lineare, ma interessante. Consiglio questo libro a tutti coloro che apprezzano il genere cozy mystery.

ELEONORA

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