Recensione “La vita veramente” di Gianluca Caria

 

È solo grazie al suono della campanella che Diego si ricorda dello sciopero dei mezzi di quel giorno. Senza troppo entusiasmo e inconsapevole di quanto quel breve tragitto gli stravolgerà la vita, accetta un passaggio dalla mamma di Marco, un caro amico. Una volta a casa, una serie di inconsueti dettagli catturano la sua attenzione: l’erba del prato troppo alta, la porta di casa aperta, la madre in lacrime e tra le mani un diario. Il suo diario, il diario di suo padre, che lo condurrà in un vortice di emozioni, riflessioni e pensieri mai provati prima.

 

Un libro introspettivo, pensieri e riflessioni dell’autore.

Un diario, quello del padre, che decise di documentare il suo ultimo anno da adolescente fino al giorno prima che diventasse uomo.

Un modo per insegnare qualcosa al figlio, la vita veramente su pagine ingiallite, gli sbagli fatti, i pensieri più intimi.

Un libro scorrevole, breve e pieno di sentimento.

Apre e chiude il diario con una delle domande più semplici al modo ma che ha una delle risposte più difficili: “Cos’è la vita veramente?”

La paura di dimenticare, la voglia di ricordare, pagine e pagine di pensieri semplici.

Un libro intenso seppur breve, semplice seppur intimo.

 

 

 

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *