Recensione “La rimpatriata” di Antimo Sgura

 

Nonno Gregorio è affetto da una forma grave di demenza senile. Una mattina, nella sua villa, ha un momento di lucidità paradossale: davanti a suo nipote Pasquale e i suoi amici dodicenni, ripete ossessivamente una strana filastrocca, prima di morire. Vent’anni dopo nella stessa abitazione avviene un furto, proprio il giorno prima della rimpatriata di Pasquale con i suoi vecchi amici. Ormai adulti, ognuno con la propria strada, tra difficoltà, vizi, segreti e amori nascosti renderanno il raduno un’ingarbugliata rete di avvenimenti, anche drammatici, rovinando una tranquilla domenica di agosto al maresciallo Barella.

 

Se dobbiamo vedere questo libro dal punto di vista affettivo è il top, l’amore per la famiglia per quel nonno affetto da demenza senile.

Se invece dobbiamo vedere oltre, il libro è una serie di descrizioni familiari, di personaggi che entrano ed escono dalla scena e che creano confusione.

Ho amato l’idea di fondo, apprezzato un po’ meno l’elaborazione della trama, segreti e misteri accennati e svelati troppo presto, libro breve e scorrevole che poteva dare molto di più.

 

 

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *