Recensione “Il mio amico Carlo” di Azzurra Longo

 

 

 

L’esistenza intera di Carlo è sempre stata come un pendolo, oscillante tra due estremi senza fermarsi mai nel mezzo. Per lui ogni momento di felicità è precario, ogni meta diventa un traguardo da raggiungere lottando con le unghie e con i denti. Affetto da disturbo bipolare, il protagonista cerca di affrontare a testa alta le sfide della vita, alla continua ricerca di un equilibrio e del vero se stesso.

Una tematica abbastanza difficile da affrontare, un enigma dei giorni nostri, una “malattia” senza cura, ma solo semplici comportamenti di adeguamento e di sostegno: il Bipolarismo.

La vita di Carlo attraverso ricordi, pensieri e “critiche” da parte dell’amico di infanzia.

La vita tra alti e bassi, tra risate e pianti, tra traguardi e sconfitte, tra forza e debolezza di chi soffre di questo disturbo.

Critiche, pensieri, domande, vicende che porteranno da un’estremità all’altra la vita di Carlo.

Un’intera esistenza alla ricerca di quel mancato equilibrio, tra scorribande di adolescenti, piccoli “reati”, abusi di potere, schermaglie, ribellioni, attimi di perdizione, tutto scritto dal punto di vista di chi guarda e non la vive.

Un libro che nella sua semplicità, nella sua cadenza “giornaliera” di racconti vissuti, mette su carta uno dei più grandi problemi del secolo.

ELEONORA

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