“Cardiogrammi” di Nausica Manzi – Recensione

 

 

 

“Cardiogrammi” è un’antologia di racconti sul potere del cuore e dei suoi sentimenti. Istantanee d’infanzia, storie di speranza e coraggiose scelte volte alla felicità fanno da sfondo a quello che è il viaggio interiore dell’uomo alla ricerca del meglio di sé, un percorso in cui scoprire quanto importante può essere lasciarsi guidare dai valori genuini della gentilezza, del sorriso e dell’empatia.

Sono stata attratta dal titolo di questo romanzo poiché’ lavoro in cardiochirurgia e conosco tutte le sfaccettature del cuore. Dall’anatomia, alla fisiologia, alla patologia e anche le varie sfaccettature dei sentimenti e delle emozioni che interferiscono in positivo e in negativo sull’attività elettrica ed emozionale di questo meraviglioso muscolo involontario.

La copertina, confesso, non mi ha trasmesso molto, seppur le onde irregolari, che fanno più pensare all’attività di una marea e meno ad un’attività di scambio elettrico cardiaco, ha comunque colpito la mia attenzione e curiosità di lettrice.

La sinossi non da molti indizi sul contenuto del romanzo ma lancia poche briciole, una tecnica, se cosi la vogliamo definire, che può essere un arma a doppio taglio:

da una parte un lettore curioso può venirne attratto, da un’altra un lettore più esigente, non trovando spunto un po’ più specifico sul contenuto del libro, può fare spallucce e andare oltre.

Io mi sono soffermata.

Una lettura molto particolare, delicata e profonda, una serie di racconti, un antologia del cuore scritta in un linguaggio curato e ricercato.

13 racconti che affrontano argomenti attuali e importanti in maniera intelligente, riflessiva e moralmente attenta.

Il cuore, motore essenziale della nostra esistenza, racchiude tutto ciò che di bene e male fa all’essere umano. L’amore, l’odio, la rabbia, la tristezza.

Ogni emozione, ogni esperienza lascia un segno indelebile sul nostro cuore e la sua attività funzionale si altera, si modifica in base alle esperienze e alle sensazioni che proviamo.

L autrice alla fine di ogni racconto lascia un tracciato elettrocardiografico del suo cuore proprio perché ogni personaggio che racconta le ha lasciato qualcosa nel cuore.

Un legame profondo tra ciò che l’autrice scrive e ciò che il suo cuore, in quel momento, prova.

Una lettura molto molto particolare, un viaggio in terre lontane e profonde della nostra anima. Un flusso di lettere, di storie e di parole che fanno veramente bene al cuore.

La bellezza si dice che si trovi negli occhi di chi guarda e questo romanzo dà molta importanza allo sguardo, alla sensibilità individuale, a quelle che vengono considerate piccole debolezze e fragilità, che poi invece si rivelano il punto forte e fermo della nostra esistenza.

Voto 4 stelle e complimenti all’autrice per aver avuto il coraggio di mettere in parole tutto ciò che aveva nel suo cuore.

ELEONORA

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