Segnalazione “Innamorarsi è un follia socialmente accettabile” di Cristina Alessandro

 

 

 

 

 

 

Più passano gli anni e più mi convinco che la vita è mistificazione. Ognuno “addomestica” a proprio consumo la realtà, persuadendosi che ciò che accade è quello che davvero desidera o si merita. Di solito, invece, non è che un abbaglio, un perfido scherzo del destino.

Una volta chiarito questo concetto imprescindibile, tutto si interpreta in una chiave persino rassicurante, pur nella sua logica spietata.

Il vero dilemma non è tanto rendersene conto, quanto continuare a convivere con la consapevolezza che il mondo è solo apparenza, un alternarsi di verità e illusione, come il giorno e la notte. E in quell’arco di tempo in cui si ricade puntuali nel limbo, bisogna arrendersi e lasciarsi scivolare inerti, per riprendere fiato e ricominciare a lottare.

Nella raccolta di racconti brevi “Innamorarsi è una follia socialmente accettabile” ho cercato di indagare gli istinti primari che regolano i rapporti di coppia, di mettere a nudo fragilità, tormenti, disillusioni, paure e sogni di chi ancora, nonostante tutto, si abbandona al sentimento. Ognuno a modo suo, come può o riesce. L’analisi delle fragilità più comuni, talvolta spietata, si sforza di non giudicare, perché nessuno è immune dalla fascinazione di una follia socialmente accettabile come l’amore, appunto.

GENERE LETTERARIO: narrativa dedita all’introspezione psicologica e all’analisi interiore.

Ma dove stiamo volando?

Percorso senza approdo di un quarantenne single disilluso dell’amore. Uno zizzagare interiore tra passato e presente, tra desiderio e rimpianto. Quando la noia e il disincanto ottenebrano il sentimento, non ha più senso neppure domandarsi cosa sia più opportuno o salvifico, tra ergere un muro o costruire un ponte.

Il dono

Speculazioni sull’amore inteso come ancora di salvezza o come zavorra che inabissa. Eterno dilemma se investire sul sé o sul noi, tra routine di coppia o eccitazione selvaggia. Spesso la coerenza di osare viene meno, si tergiversa per guadagnare tempo, per non dover scegliere. Ma alla fine è sempre la vita a prendere l’iniziativa, a decidere il corso degli eventi dei protagonisti, loro malgrado.

Liberiamoci con le parole

Considerazioni sui fraintendimenti causati dalle parole. Colpa della malizia sottesa a creare confusione o del loro limite oggettivo? Difficoltà colte con diverse sfumature dall’ uomo e dalla donna, la cui traduzione sembra non coincidere.

Sono stanco dei tuoi abbracci virtuali

Marta, giovane avvocato di successo, tenta disperata di liberarsi dalle sovrastrutture sociali che la rigida educazione famigliare le ha imposto. Incapace di discernere in autonomia, timorata di deludere le aspettative paterne, vive una vita che non le appartiene. Rinunciando per scelta alle emozioni, si preclude il piacere di condividere. Troverà una via di fuga nell’anonimato della rete, dove i rapporti sono mitigati da schermi virtuali. Un pericoloso oscillare tra finzione e realtà, un infido gioco al massacro, perché tanto, alla fine, tutti i nodi vengono al pettine.

Il tempo di una canzone

Spietata analisi della fine di un amore vivisezionato tra schegge di cuore e deduzioni logiche. Né vincitori o vinti, solo le note in sottofondo di una canzone che non appartiene più a nessuno.

Nel cuore del Natale

Analisi del tormentato percorso di Sabino, giovane omosessuale alla ricerca di se stesso, nella tribolata affermazione della propria sessualità. All’interno di un contesto famigliare limitato sul piano emotivo, il dolore e la solitudine si identificano come inquieti compagni di viaggio. L’emarginazione, dunque, l’inevitabile condanna di chi giudica nutrendosi di pregiudizi. Solo dopo una sofferta consapevolezza, alla fine, la pace.

Ossessione

Quando una passione sfocia nell’ossessione, è malata, dunque compromessa senza possibilità di scampo.

Se lo stalker è il fidanzato, poco importa, continua ad essere molesto. Se le forze dell’ordine non intervengono, bisogna pazientare rischiando la morte? Se la vittima è una ragazzina indifesa, un padre è giustificato a farsi giustizia da sé? Scelta etica o di cuore, l’eterno dilemma. Perché non tutti gli uomini sono bestie crudeli.

Il valore di un passo

Lotta all’ultimo respiro per salvaguardare una relazione amorosa di spessore. Si dice che gli opposti si attraggono, ma i simili si pigliano. È auspicabile il conforto di un amore sicuro o l’eccitazione di una passione tormentata? Silenzi o tentativi di riallacciare un rapporto? L’amore non sopravvive alle intemperie del mondo, occorre un’instancabile volontà per nutrirlo e coccolarlo. E può bastare un passo per mantenere in vita un legame logoro, ma non ancora del tutto compromesso.

La mia storia come quella di Madame Bovary

Sogni e frustrazioni di una giovane e bella ragazza di paese soffocata dalla modesta vita contadina. Jolanda, arrivista senza scrupolo e romantica al tempo stesso, in cerca del fantomatico principe azzurro. Tormentata dall’inquietudine di vivere, soffocata da un marito sposato senza amore e da una figlia non voluta, vaga irrisolta senza meta, comparando la sua umile esistenza a quella di M.me Bovary. Rabbia e delusione la consumano, fino a che le note ardite di quella sua indole indomita, le bruceranno l’anima. L’epilogo, non proprio fedele alla trama del romanzo, le regalerà un po’di tregua.

Volo libero

Intimiste evocazioni di un lancio col paracadute. Liberi pensieri e considerazioni sulla vita passata e aspirazioni future.

Una storia senza storia, forse no.

Limiti e pregi di una relazione libera, non convenzionale. Anticonformismo, lealtà, libertà senza confini, carpe diem -da un lato- e paura di impegnarsi, timore di lasciarsi andare -dall’altro-, risultano le contraddizioni più evidenti. Se una relazione funziona è un delitto classificarla, volendole dare a tutti i costi una connotazione definita. Emozionarsi può benissimo bastare, o forse no.

L’immagine parla

Evocazione di una vita attraverso l’emozione di uno scatto fotografico. Tutto si manifesta e riaffiora. Una fotografia capitata casualmente sotto agli occhi di Aurora, fotografa per passione, sarà il motivo scatenante di un’intima digressione alla ricerca di parallelismi col suo passato ormai vissuto. Non per forza goduto con rimpianto, piuttosto rivisitato con una consapevolezza nuova.

Anche dall’asfalto può nascer un fiore

L’inizio di una relazione d’amore è sempre un lancio nel buio, una scommessa col futuro. Si può vincere o sprecare, ma senza sfida il gioco perde mordente. Bisogna imparare a lasciarsi il passato alle spalle, anche se è doloroso. Rimane necessario invocarlo, per poterlo superare e andare oltre.

L’amore non basta

Confusione e tormento di una madre che si vede messa in discussione dal disturbo alimentare della figlia adolescente. Paura, rimorso, inadeguatezza, i sentimenti più comuni che di solito emergono in circostanze simili. A volte l’amore da solo non basta. Bisogna scardinare i legami convenzionali e scavare nel profondo, senza timore di scoperchiare il fatidico Vaso di Pandora… Forza di volontà, unione e astensione da qualsiasi tipo di giudizio, per lottare insieme unite.

La ragazza dei sogni

Lisa è nata per impersonare la ragazza dei sogni. Un compito oneroso che alla lunga le graverà come una soma troppo ingombrante. Da sempre attenta a soddisfare i desideri altrui, incurante dei propri, vive una vita che non la rappresenta. Come nella famosa fiaba, a forza di invocare a vanvera l’assalto del lupo, può succedere che il finale sorprenda.

Bruciami l’anima

Due cuori giovani e fieri a confronto: Fiamma e Stefano. Quando l’amore grida forte il nome del prescelto, non si può che cedere al suo insistente richiamo. Due personalità complesse, ma duttili al compromesso, volenterose di smussare ognuno a modo suo i propri spigoli, per donarsi all’altro. “L’amore significa non dire mai mi dispiace” rimane una frase da Baci Perugina, non da vita reale, in cui i litigi passionali sono il sale del rapporto. Perché l’amore vero è testardo, non bastardo.

Perché perdersi in un amore come il loro, è una follia che dà un senso alla vita.

Appassionata lettrice perseguo tenace il sogno di scrivere e di emozionare i lettori con racconti ispirati alla vita di tutti i giorni.

Nel 2015 è uscita la mia prima raccolta di racconti “Una vita, tante storie” edita da Marco Del Bucchia editore. Interessata ai viaggi all’arte, alla kick boxe che pratico, ho frequentato uno stimolante master di scrittura creativa, perché gli esami non finiscono mai.

Nata a Milano, città in cui vivo, ho visto avvicendarsi cinquantaquattro primavere insieme alla mia chiassosa famiglia.

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