Paese che vai, usanza che trovi.
Quando i regali non arrivano a Natale.
Gardéla non è riportato su tutte le mappe, neanche con il suo nome attuale, eppure, non appena ne varca l’ingresso, Peter West ha l’impressione di trovarsi in un mondo a parte.
Un universo di cui non conosce nulla, ma che da subito sente come fosse parte di sé, tanto da decidere di collaborare con alcuni giovani del borgo.
Cosa lo induce a questo? Quella ragazza grassottella la cui risata è travolgente al pari della verve che sprigiona, forse?
Serena non ha idea del perché un tipo simile sia arrivato sin lì. Questo americano piombato all’improvviso, cosa cerca?
A un mese dal Natale lei ha tanti progetti da portare avanti, uno su tutti regalare una notte magica ai bambini, consentendo agli adulti di tornare tali. E non c’entra l’uomo vestito di rosso, perché nel cremonese si è sempre vissuta un’altra leggenda.
Una ragazza non bellissima, un giovane venuto da lontano, un diario di viaggio che si scrive giorno dopo giorno come la dolcezza dello stare insieme, nonostante la partenza che incombe.
Tra passato e presente, laddove sono forti le origini contadine, Peter scoprirà perché il nonno lo ha invitato ad andare proprio là. O forse è il destino a divertirsi nell’intrecciare la sua vita con quella di Serena in un modo inaspettato.
In fin dei conti, le sorprese non finiscono mai…
Cosa hanno in comune un ragazzo di Atlanta e una ragazza di un piccolo paesino in provincia di Cremona?
Se mi aveste posto questa domanda prima di aver letto il libro, vi avrei sicuramente risposto “nulla”, ma la mia risposta cambia radicalmente dopo la lettura, perché, al momento, vi direi che a legarli è il destino.
Una storia che inizia in modo lento, poche parole e una convivenza quasi forzata.
Una ragazza insicura della sua fisicità e, soprattutto, con storie “distruttive” alle spalle, una ragazza che crede di piacere solo per una notte di sesso.
Un ragazzo che dalla vita sembra avere tutto, che intraprende un viaggio verso il nostro bel paese per ritrovare se stesso dopo una storia d’amore finita male, un ragazzo che ha sempre guardato prima le apparenze e poi l’essere.
Un piccolo borgo in Lombardia e la magia della notte di Santa Lucia fanno da sfondo a questi due ragazzi che erano destinati a incontrarsi, trovarsi e rendere giustizia a una storia d’amore che tanti anni prima non era riuscita a vedere la luce del sole.
Ho divorato questo libro in poche ore, perché, come al solito, la scrittura della Lia è talmente tanto scorrevole che ti ritrovi all’ultima pagina senza capire come ci sei arrivato.
Tradizioni ormai perse, il Natale che si avvicina e i cuori che battono all’unisono sono le caratteristiche principali che rendono questo libro simile ad una fiaba.
Mi è piaciuto? Secondo voi?
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