Lei ha seminato sofferenza e rabbia, in cerca di vendetta, ma ha trovato sulla sua strada la sorte peggiore che il destino, o forse il karma, le potesse riservare: Toshiro Takeda. È conosciuto dai nemici per il suo essere implacabile e dalle amanti come maestro di corde, ha promesso lealtà ai Cimino per via degli affari e della sua amicizia con Danielle. Scoverà il loro nemico del momento e, invece di consegnarlo nelle mani di Jack, come da accordi presi, mentirà sulla sua brusca fine e sulla sua identità. Rapirà quella donna e la farà sua prigioniera, portandola a sperare in una precoce morte, sicuramente più compassionevole del sadico principe della yakuza. I loro mondi, fatti di menzogne e di atti illeciti, verranno stravolti da sentimenti contrastanti, da un odio profondo che non conosce rimorsi. Esiste pena peggiore che diventare la schiava di un dominatore che non conosce né limiti né pietà? Toshiro, come stabilito inizialmente, giocherà con il nemico e si divertirà a vederlo soffrire fino a farlo perire o gli regalerà una sorte migliore? Riuscirà a nascondere le sue bugie e a mantenere solida la fusione con i Cimino?
Avvertenze: questo romanzo è il più estremo e oscuro che abbia mai scritto, tanto da uscirne provata in più scene. Ho sentito il dolore di Sylvie, ho pianto per lei, ho sofferto con lei. Toshiro ha dovuto impegnarsi molto per farsi perdonare e non sto esagerando! Questa postilla, a ogni modo, per avvisarvi che Toshiro non è un romanzo per tutti, di sicuro non per i deboli di cuore o per chi ama solo le storie cuori, fiori e cioccolatini. Procedete con cautela. Troverete scene crude, dure da digerire e difficili da comprendere; entrate nell’ottica che si tratta sempre di un romanzo e che, per quanto possa essere complicata la lettura, si tratta di pura finzione. Mi auguro di riuscire a emozionarvi ancora una volta. Buona lettura!
Si consiglia la lettura a persone adulte e consapevoli.
Il romanzo contiene scene di sesso esplicito.
Porca miseria…
Da dove inizio? Non ne ho idea, so soltanto che questa serie, ma soprattutto questo libro, ti entra nel cervello e non ne vuole sapere nulla di uscire.
Vi ricordate cos’è successo nel libro precedente? Gli attacchi a Danielle? Beh, questo libro inizia proprio con la cattura del mandate di quegli attentati e la nostra Sylvie non poteva andare a finire in mani peggiori, Toshiro Takeda!
Toshiro è ai vertici della yakuza, e se questo non fosse già abbastanza, aggiungiamoci il fatto che è un sadico, un padrone, il peggio di tutto ciò che una persona potrebbe incontrare.
Fin dall’inizio, subito dopo aver letto la trama, ho immaginato quale tipo di sofferenza avrei provato durante la lettura, ma anche se ero in parte preparata, non mi sarei mai aspettata nulla del genere: la Secci ci porta nel mondo di Toshiro e ci spezza pagina dopo pagina come lui fa con il suo giocattolino nuovo.
Ho ammirato Sylvie fin dall’inizio per via del suo carattere, indomita, senza paura, testa alta e spalle dritte e tutte le volte che ha vacillato avrei voluto essere lì per farla appoggiare sulla mia spalla.
Può una persona innamorarsi di chi le sta facendo del male? Può il senso di appartenenza oltrepassare il dolore? Queste domande mi si sono presentate in testa diverse volte, ma onestamente non sono mai riuscita a darmi la risposta, perché nelle situazioni bisogna trovarcisi e la mente e il cuore umano sono facilmente malleabili.
Non lasciatevi trarre in inganno dalle apparenze perché, se guardate bene sotto all’armatura di Toshiro, scoprirete piano piano, che anche lui ha un’anima e soprattutto un cuore.
Non capirete sempre le sue azioni, a volte (molto spesso in realtà) lo odierete, ma anche lui, verso la fine della lettura, riuscirà a redimersi.
Cosa succederà quando la famiglia Cimino verrà a conoscenza del segreto di Takeda? La fusione resterà tale o inizierà a creparsi?
Un libro che ti porta al limite, ti fa sanguinare e soprattutto soffrire. Un libro carico di particolari che ti fa immergere completamente nella storia, un libro che ti entra sotto pelle e si fa fatica a lasciare andare.
Cosa ci attende nel prossimo?
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