A soli ventidue anni, Grace Allen si è posta un obiettivo ambizioso: affrontare il suo passato traumatico e superare ogni timore, decidendo così di prendere in mano le redini della sua vita. In questo percorso di rinascita, il destino le presenta Samuel Callaghan. Con una corporatura intimidatoria, un corpo ricoperto di tatuaggi, otto anni in più di lei e la responsabilità di una sorellina affidata alle sue cure, Cal è decisamente una sorpresa inaspettata.
Nonostante le differenze evidenti, Grace si trova ad affezionarsi a Cal con sorprendente facilità. Tuttavia, per Cal, le priorità sono chiare: gli affari e prendersi cura di sua sorella. Non c’è spazio per l’amore nella sua vita, almeno per il momento. Ma quando una bionda dal passato doloroso riesce ad abbattere i suoi muri, Cal si trova a dover rivedere le sue convinzioni.
Grace e Cal si rendono conto che il loro legame va oltre l’amicizia, c’è una connessione speciale che potrebbe essere il tassello mancante nei loro cuori.
Bellissimo e inaspettato age gap romance, con una ballerina e un tatuatore come protagonisti.
Voglio iniziare subito parlando di Samuel Callaghan, Cal per gli amici: questo ragazzone di 30 anni, un golden boy che si mostra sotto le mentite spoglie di un bad boy, un cuore d’oro e una pazienza infinita, è uno di quei personaggi che vorrei tanto tanto incontrare nella vita reale. Cal è alto, muscoloso, tatuato, dolcissimo, educato, gentile, uno spaccaovaie anche solo a guardarlo così, ma che peggiora la situazione quando è con la sua sorellina di 4 anni, Maddie, a cui è costretto a fare da genitore.
Cal vive una situazione famigliare particolare, in cui spera che la madre possa prendersi cura della sorellina, visto che l’unica cosa che sembra sia in grado di fare è bere. Non parliamo, poi, del padre: un soprammobile. Maddie è, per Cal, la cosa più bella e preziosa, la tratta davvero come una figlia e lo dimostra in ogni modo possibile, cercando di non farle mai pesare l’incapacità genitoriale di quelli che dovrebbero essere i suoi genitori.
Grace… la meravigliosa Grace è una giovanissima donna con un passato di violenza che l’ha traumatizzata ma da cui sta cercando con tutta se stessa di riprendersi. È una di quelle persone che vorresti sempre abbracciare perché è dolce, gentile, premurosa, un bocciolo che sta cercando di fiorire con tutta se stessa. L’autrice racconta la sua storia in modo delicato, senza togliere niente al trauma, valorizzando la protagonista e dando voce a una parte di quelle donne che hanno subìto violenza ma che trovano un modo di riscattarsi e pensando di re-introdurre il sesso in maniera diversa. Ho amato l’idea di riprendere la propria vita in mano, e la possibilità di fare le cose con calma, senza fretta, con i giusti tempi e la persona giusta.
Il rapporto tra i protagonisti è particolare sin da subito. Nessuno dei due si sarebbe mai aspettato un’amicizia simile… e nessuno dei due avrebbe mai pensato che a scalfire i propri muri sarebbe stato l’altro o anche solo che sarebbe stato possibile che qualcuno in generale avrebbe mai potuto farlo.
La storia scorre molto veloce, tanto che l’ho letto in un giorno di ferie. La narrazione non annoia mai, anzi, ci tiene pronti al peggio, ci fa stare con il cuore teso e le emozioni a fior di pelle, con l’idea – messa dall’autrice – che tutta quella meraviglia che i due protagonisti creano insieme, anche con l’aiuto di Maddie, possa scoppiare da un momento all’altro.
Il romanzo va assaporato e gustato. Ogni emozione, sussulto, sorrisetto, lacrimuccia che provoca va inalato con un sorriso sulle labbra, perché ci lascia qualcosa di bello, nonostante tutti gli alti e bassi, qualcosa da proteggere nel cuore. La delicatezza in contrapposizione a scene intime esplicite, la maturità nelle decisioni di Cal in contrapposizione al sentirsi di nuovo adolescenti… queste sono le cose che catturano il lettore ed emozionano.
Bello, davvero tanto!
Non so più come dire quanto amo questa casa editrice che sforna meraviglie in continuazione.
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