Review tour “Non chiamatemi Cenerentola” di Liz Mac Tea

Proprio come canta Alicia Keys in una nota canzone, anche Meggy crede che la sua amata New York sia “una giungla di cemento dove i sogni diventano realtà”. Non ha mai smesso di crederci ed è proprio questo che rammenta ogni giorno ai suoi piccoli alunni. Meggy Clayton è la classica ragazza della porta accanto, conduce una vita tranquilla nell’unica città in cui sostiene di poter abitare facendo la maestra in una delle più prestigiose scuole elementari di Manhattan. La sua vita le piace così com’è: una famiglia bizzarra alle spalle, due amiche un po’ pazze, il suo appagante lavoro, un furetto attaccabrighe e i tanto appassionanti libri di Jane Austen. L’unica cosa che sembra mancare all’appello è avere accanto a sé un perfetto Mr. Darcy.

Colin Inerton è il direttore artistico di una nota rivista, è abituato a collezionare una serie di successi sul lavoro e non si crea problemi a passare con facilità da una donna all’altra. Quando il direttore generale gli chiede di volare oltreoceano per risollevare le sorti della sede newyorkese, vorrebbe tanto rifiutare — lui odia New York — ma il lavoro è lavoro, così, senza poterci pensare troppo, si ritrova nella prima classe di un volo intercontinentale con direzione New York JFK. Quello che non può di certo immaginare è che, ad attenderlo nella città dei sogni, oltre a un nuovo e prestigioso incarico si imbatterà in una stramba vicina di casa con una smisurata attenzione per l’ambiente e una certa propensione a perdere una “scarpetta”.

E se, complici gli stessi orari, si ritrovassero spesso a chiacchierare in ascensore e Meggy si offrisse di fargli da guida alla scoperta di New York… il freddo e distaccato Colin si ricrederà su questa città?

Tra passeggiate a Central Park, bretzel assaporati sulla terrazza panoramica dell’Edge, situazioni imbarazzanti e un bacio inaspettato, Meggy riuscirà a trovare il tanto atteso Mr. Darcy? E Colin, si ricrederà sull’amore?

Soltanto una vera principessa potrebbe riuscire in questo arduo compito ma, mi raccomando, non chiamatela Cenerentola!

 

Quando “An english man in NY” incontra una Cinderella dedita alla salvaguardia dell’ambiente.

What???

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Colin è l’art director di GQ  Londra e viene mandato nella grande mela per risollevare le sorti della sorella d’oltreoceano.

Si imbatte in Meggy, una maestrina che abita nel suo palazzo e che lo aiuterà nelle vicissitudini dei primi giorni, per poi diventare la sua guida turistica non ufficiale, in grado di svelargli i luoghi di NY non prettamente conosciuti dal turismo di massa.

 

Maggie ha una passione per Jane Austen ed è disposta ad aspettare anche cento anni pur di incontrare il suo Mr Darcy, e quel suo nuovo vicino, apparentemente freddo nei suoi completi firmati, le smuove qualcosa dentro.

 

“È un po’ come un codice criptato e io non ho trovato la giusta chiave di lettura per capire davvero il suo carattere “

Meggy è abituata ad avere a che fare con i bambini, quindi è pulita, semplice, sincera e genuina e a Colin pare così lontana dal prototipo di donna che era solito frequentare, godendo in modo inaspettato della sua compagnia. La ragazza di sicuro si è mostrata nella sua versione meno arrapante possibile, con i suoi pigiamoni a pupazzetti, le sue ciabatte pelose e la maschera di bellezza sul viso, per non parlare del suo inusuale animale  da compagnia : un furetto.

Ma forse a Colin piace proprio per questo…

 

“Sai, devo proprio dire che era da tanto che non mi imbattevo in una donna come te […] Nessuno che riesca ad apprezzare una passeggiata nel parco o una fetta di dolce”

 

Ma lei è intenzionata a non ricadere nello stesso schema che ha messo fine alla sua precedente relazione, Colin, infatti, rimarrà nella Grande mela a tempo determinato; meglio non incrinare l’alto muro cinto intorno al proprio cuore, e questo pensiero è condiviso da entrambi.

 

Ma a Cupido non si può dire di no, e la magia di questa meravigliosa città fa il resto.

 

“Cosa mi stai facendo, Meggy? Sono venuto qua per lavorare, con l’unico intento di tornarmene quanto prima in Inghilterra e invece adesso non vorrei fare altro che restarmene qui con te”

 

“Non avrei mai immaginato di sentirmi di nuovo così, come una ragazzina alla prima cotta, e invece, con lui tutto è così semplice”

 

New York è la grande protagonista di questo godibile romance: con l’occasione delle escursioni, Meggy ci porta con loro a visitare questi anfratti reconditi che ci mostrano una città ancora più affascinante. Possiamo immaginare l’ebbrezza di sgranocchiare un bretzel dalla terrazza dell’Edge, gustarci un banana pudding cookie in una pasticceria (Liz sappi che mi hai creato un bisogno), o tornare bambini fra altalene e giostre.

 

“Le persone quando diventano adulte si dimenticano che un tempo sono state pure loro bambine… Io amo il mio lavoro proprio per questo, ogni giorno i miei alunni, con i loro sorrisi e la loro spontaneità, me lo rammentano”

 

Per chi, come me, non è mai stato a NY e la sommaria conoscenza si basa sulle stereotipate immagini dei film, ci sono ottimi spunti per andare a sbirciare su Google Earth.

 

Bella ambientazione descritta con amore, personaggi deliziosi, un buon bilanciamento fra romance e situazioni divertenti.

Doppio pov che rimane, a volte, leggermente sfalsato a livello temporale, ma mi è piaciuta molto questa cosa, e che ci mostra la situazione in questione dalle due angolazioni.

La narrazione è fluida e segue lo schema tipico del romance, una condizione assolutamente rassicurante.

 

Se cercate una perfetta commedia romantica newyorkese nello stile Meg Ryan anni ’90, avete fatto bingo!

 

“Forse è proprio questo che stavo aspettando, innamorarmi di una donna che mi facesse tornare bambino”

Anna

firma Claudia

 

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