Review Party “Il compositore di sogni infranti” di Laura Rocca

 

Nulla può strapparti una felicità che hai scelto di non avere

Ottimi voti a scuola e un cuore grande, Amethyst è la perfetta incarnazione della ragazza della porta accanto che tutti amano. Tutti, eccetto Ermes. Violinista dal talento immenso e lo sguardo di ghiaccio, è appena stato cacciato da Eton ed è tornato a vivere a due passi da Amethyst, la persona che più detesta al mondo. Passa le giornate a tormentarla e a trovare modi sempre nuovi per ferirla, respingendola con cattiveria. Solo mentre suona, Ermes si trasforma: quando impugna l’archetto, le note del suo violino sono pura poesia. E la melodia racconta una storia diversa: comunica le emozioni, i timori e i desideri che è costretto a soffocare. E confessa l’amore per Amethyst che lui non si concede di rivelare. Perché dietro al comportamento crudele di Ermes si cela un passato doloroso, che lo divora come un demone implacabile e gli impedisce di cedere ai sentimenti per Amethyst. Ermes troverà la forza di fare i conti con i suoi fantasmi e riuscirà a conquistare l’unica ragazza che sia mai riuscita a rubargli l’anima?

Una ragazza dal cuore grande. Un violinista talentuoso ed enigmatico. Una storia imperdibile, piena di musica ed emozione.

«Il nostro amore non è come gli altri, è nato sui bordi affilati di una scheggia di vetro. Da un lato il sangue, dall’altro un riflesso di arcobaleno.»

 

Santo violino ben accordato, quanto ho pianto! Ho sentito il dolore, la sofferenza, come se quelle emozioni le avessi provate dal vivo! Sono descritte in modo talmente preciso e dettagliato che anche chi non ha mai sofferto di attacchi di panico, riesce a comprendere, almeno in parte, che cosa significhi viverli.

Chi non ha mai sofferto per amore? E qui soffrirete di nuovo, ma vi giuro che ne vale davvero la pena!

 

Amethyst è una ragazza buona, bellissima sia dentro che fuori, con un cuore grande, che sa donare felicità e amore in quantità esagerate, ma sempre apprezzabili da tutti, o almeno da chiunque non sia Ermes. Questo ragazzo è un caleidoscopio, più cerchi di guardarlo dentro, più trovi cose diverse che lo compongono: è un ragazzo all’apparenza cattivo e odioso, solo, perché vuole restarci, ma con un’anima che fa vibrare chiunque quando prende in mano il violino e fa volare quell’archetto, raccontando tutta un’altra storia.

La storia tra i due inizia da bambini, quando il neo orfano di entrambi i genitori si trasferisce a casa del nonno materno, il proprietario della villa per cui il padre di Amethyst lavora come giardiniere. Traumatizzato e mai capito, si ritrova ad avere a che fare con una bambina che è tutta luce e felicità, mentre lui è tempesta e malinconia. Ermes inizierà presto a fare di tutto per tenere lontana Amethyst, ma non capiremo il perché finché non saremo molto avanti con la narrazione. Grazie a Della, sua madre, e al suo buon cuore, Amethyst riuscirà sempre a esserci per lui, a tornare da lui nonostante le cattiverie con cui Ermes cerca ogni volta di affogare la ragazzina. Della è una psicologa, e sa che ciò che ha vissuto il ragazzino non è facile e che ha bisogno di aiuto, è un personaggio molto importante ai fini della storia perché sarà grazie a lei che le cose inizieranno a prendere una nuova direzione…

 

“(Ermes) è come un pezzo di vetro aguzzo. Se lo guardi alla luce del sole, ti rendi conto di quanto è bello, possono formarcisi dentro arcobaleni di luce, ma se lo tocchi nel modo sbagliato, ti tagli. Devi scoprire come maneggiarlo.”

E Amethysy si taglia, eccome se si taglia, ma imperterrita si cura e torna a riprendere quel pezzo di vetro, finché non riesce a far vedere l’arcobaleno anche a lui. Lui che tutto pensa tranne che di meritare la ragazza che ama, che fugge dalla felicità, che non vede l’arcobaleno nonostante luce e pioggia si mescolino e ne creino uno meraviglioso.

 

“Quante cose importanti hai perso fino a oggi? Amicizie, amori, oggetti. Soffri, poi vai oltre. Ma preferiresti non aver mai vissuto quei momenti? Io penso che il nostro cuore possa essere paragonato a una piccola biblioteca privata, al cui interno conserviamo i libri più belli, quelli dei ricordi degli attimi più felici. Niente al mondo potrebbe strapparceli e, quando il cielo fuori diventa troppo minaccioso, puoi sempre rifugiarti nella tua biblioteca e sfogliare le pagine della memoria, rivivere attimi felici, assaporarli e tornare indietro un po’ più sereno, pronto ad affrontare la pioggia con il tuo ombrello di felicità personale.”

Queste bellissime parole le rivolge Amethysy al suo migliore amico Quinn, ma le rimpiange quando sarà lei a soffrire, perché quei libri pieni di ricordi le spezzeranno ancora di più il cuore, fino a volerla distruggere quella biblioteca personale.

Ermes sa essere crudele, ma ama Amethyst come nessun’altra. Solo che non sa come fare senza farle del male.

La storia è bellissima, nel suo insieme, nonostante io mi sia chiesta più volte come facesse la protagonista a non impazzire, a voler tornare da lui sempre, pur additando il comportamento sbagliato del ragazzo di Quinn. Non capivo e, forse, non l’ho ancora capito… sarà stato il destino? Sarà che il loro è un amore talmente grande da essere giusto? Ma tutto ciò che subisce Amethysy è giusto? Non lo so. Ma il libro è talmente bello, talmente potente, talmente emozionante, che non mi è importato molto.

Avevo sentito parlare molto bene dell’autrice da una mia collega di blog e ho fatto bene a leggere questo romanzo, che mi resterà sottopelle per un bel po’.

 

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