Review Party “Amabili difetti” di Sara P. Grey

 

 

Un marchese senza regole. La donna che lo rimetterà in riga.

Niente in comune, tranne un segreto e una promessa.

«La vostra vista mi fa male, Rose. A parti del corpo che dovrebbero restare chete, sopite, e portarvi rispetto. Mi ero ripromesso di andarci piano, ma per gli Dèi se me lo state rendendo difficile!»

Londra, 1892.

Il gioco ha inizio solo quando cala la maschera.

Dopo aver subito una delusione d’amore, il marchese di Horley conduce la propria vita in maniera dissoluta, fra tavoli da gioco e sordidi ritrovi, scegliendo spesso fra le peggiori compagnie che la Londra di fin de siècle ha da offrire.

Un sentiero pericoloso, che lo conduce nei bassifondi di Londra, mezzo ubriaco, facile preda per tagliagole e truffatori. A salvarlo, un’inusuale angelo custode: la giovane Rose dalle labbra di fuoco, che è a sua volta nei guai.

Un accordo viene stretto per il bene di entrambi, un piano all’apparenza inattaccabile… ma qualcosa va storto durante l’esecuzione.

Benchè tutto cospiri contro William e Rose, però, i due non hanno alcuna intenzione di lasciarsi abbattere da poche, sciocche difficoltà…

Un romance storico fuori dai soliti schemi sia per quanto riguarda la trama sia per come viene sviluppata. Dopo “La fortuna di una Lady”, che aveva visto per protagonisti il Duca di Westburn e sua moglie Katherine, che incontriamo anche in questo secondo volume, qui conosciamo meglio l’amico William, marchese di Horley anch’egli innamorato di Katherine. La delusione d’amore lo porta a non aver più voglia di vivere, si dà al gioco e ai piaceri fino a spingersi a cercare la rissa in luoghi dove potrebbe anche costargli cara. Ed è nei bassifondi che incontra un angelo, Rose. Una ragazza molto sfortunata che nella vita ha vissuto solo soprusi e violenze.

Lei salverà lui da un agguato e lui salverà lei dai bassifondi.

Il problema per due molto orgogliosi e abituati ad essere infelici sarà stare insieme trovando la felicità a un palmo da sé, sarà mettere da parte i loro caratteri burberi e dialogare, impresa che sembra quasi impossibile.

Una storia originale e brillante, diversa dalle solite e ben strutturata fra battibecchi e schermaglie della coppia e un’indagine che li abbraccia entrambi, personaggi ben sviluppati e credibili, bei dialoghi spesso ironici e una bella scrittura a unire il tutto. Unica nota negativa, ma molto soggettiva, è il continuo riferimento al cavallo dei pantaloni del marchese, un po’ ci sta, troppo secondo me no, si rischia di ridurre il protagonista a un adolescente arrapato senza altra sostanza.

Consigliato!!!

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