Review “La ragazza con la stella blu” di Pan Jenoff

 

 

 

1942: Sadie Gault ha diciotto anni e vive insieme ai genitori nel ghetto di Cracovia. Quando i nazisti rastrellano la città, Sadie e la madre, incinta, sono costrette a cercare rifugio nelle fogne. Ha così inizio per loro un lungo periodo di terrore, trascorso al buio nel sottosuolo. Un giorno Sadie alza lo sguardo e, attraverso una grata, vede una ragazza della sua età che compra dei fiori. Ella Stepanek è un’agiata giovane polacca che ha conservato molti privilegi perché la sua matrigna ha ottenuto la benevolenza degli occupanti tedeschi, pur guadagnando per sé e per la famiglia il disprezzo degli amici di sempre. Sola e in pena per il fidanzato partito per la guerra, Ella vaga per Cracovia senza sosta. Un giorno, al mercato, intravede qualcosa che si muove sotto una grata del marciapiede. Quando si accorge che lì si nasconde una ragazza, la sua vita cambia per sempre. Ella decide di aiutare Sadie e la loro diventa presto un’amicizia profonda e intensa, ma la guerra porterà i loro destini in rotta di collisione. Eventi terribili metteranno alla prova tutto ciò in cui credono, ponendole di fronte a delle sfide impossibili.

Già dalla copertina immaginavo una storia intrisa di dolore e invasa dalle lacrime. Con i fazzoletti a portata di mano ho iniziato questa lettura.

Uno dei periodi che più amo della storia (non certamente per gli orrori trattati e visti, ma perchè ricco di avvenimenti e di forti emozioni), l’Olocausto, al centro dell’attenzione e tra le pochissime volte in cui non è ambientato dentro i campi di concentramento.

Il ghetto è il primo luogo in cui si svolge la storia, la prigionia in quelle quattro mura e vedersi privato dell’indispensabile, la luce, gli affetti, i libri, la cultura, la semplice preghiera, cibo e acqua, effetti personali, pulizia, animali domestici e quant’altro.

La libertà è il bene più prezioso e forse noi non ce ne rendiamo conto fino a quando non ne veniamo privati.

Cracovia, Polonia, 1942.

Sadie ed Ella, due ragazze coetanee, di stirpe diversa, unita per la guerra e contro la guerra.

Una fugge dallo sterminio, l’altra con una matrigna che patteggia con i tedeschi, una fogna che li vede unite, quattro chiacchiere, dei sogni da realizzare, i primi amori che fanno battere il cuore e la voglia di vedere quel cielo limpido.

La descrizione minuziosa degli eventi esalta i sentimenti all’ennesima potenza, la capacità dell’autrice nel descrivere il tutto mi ha fatto venire la pelle d’oca per gran parte del libro.

Molti i personaggi che entrano in gioco, Pawel, Krys, Saul e tanti altri, tutti di passaggio o semplici spettatori, innamorati o meno, eroi e forse anche di più.

Ella, Sadie e quella grata che le vedrà separati per settimane.

Una fuga, l’unica via d’uscita, un’esplosione e tutto il mondo si capovolge.

A distanza di anni, nel 2016, la resa dei conti, le verità che vedranno la luce e forse quell’abbraccio tanto sperato avverrà.

Storia di dolore, questo si, e anche di speranza, di vedere come il sentimento più genuino del mondo, l’amicizia, “attacca” i cuori puri, anche in condizioni estreme.

Letto in una sola notte, pianti e disperazione, speranza e sogni infranti, ma tanto amore.

ELEONORA

 

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