Recensione “Welcome to the circus (Carnival Vol. 1)” di Sara Coccimiglio

 

 

 

Samuel ha fatto tante scelte sbagliate nella vita, ma fidarsi di Judah è stata decisamente la peggiore. E ora non può che incolpare se stesso se per rimediare è costretto a vendere il proprio corpo al Carnival Circus, una casa di piacere ai limiti della sanità mentale dove tutto è controllato da regole che nessuno ha mai scritto. Gli intrattenitori che abitano nel Carnival – manipolatori, sensuali ed incredibilmente belli – coi quali è costretto suo malgrado a convivere, faranno di tutto per fargli capire quanto poco conosce se stesso e per dimostrargli quali sono i suoi veri desideri. A Samuel rimane una sola cosa da fare. Anzi due: continuare a ripetersi chi è davvero e non lasciar avvicinare nessuno. Ma cosa succede se un sensuale prostituto con l’aspetto di un principe e l’anima di un boia ti porge su un piatto d’argento una valida ragione per essere sconsiderato?

 

Questa è stata una delle letture più interessanti che mi è capitato di avere fra le mani, questo mese. La storia che c’è dietro è un qualcosa di affascinante quanto terribile.

Samuel è un ragazzo ingenuo malgrado dalla vita abbia avuto modo di vedere più di quanto avrebbe dovuto e di aspettarsi più di quanto avrebbe mai pensato. Ogni errore ha un prezzo. Lo sa bene. Ma quando si ritrova a dover pagare, non avrebbe mai minimamente pensato di ritrovarsi a vendere se stesso pur di estinguere il suo debito. Non ha tempo di abituarsi all’idea, che si ritrova a dover cambiare anche nome ed entrare subito nel vivo di ciò che andrà a fare da lì fino alla restituzione di ogni singolo centesimo. La cosa lo sconvolge, destabilizzandolo completamente e annientando ogni sua certezza. Non è tanto il vendere il proprio corpo che crea questa sorta di instabilità emotiva o il fatto che il Carnival Circus, luogo in cui è stato portato, è una casa di piacere per soli gay e lui non è gay, ma il fatto che una volta entrato non è più sicuro né della sua identità sessuale né di chi sia davvero in realtà.

Mi sentivo come se non fossi più me stesso, quasi fossi spezzato a metà, come se la persona che ero stato fino ad allora avesse smesso di punto in bianco di esistere.

Samuel non ha mai guardato i ragazzi. Ha avuto molte ragazze, è stato attratto sempre e solo da loro e quindi non si è mai ritrovato a pensare che gli sarebbero potuti piacere anche i maschi. Al Carnival Circus avrà modo di scoprire cose su se stesso che in 18 anni di vita non aveva mai lontanamente immaginato e se la cosa inizialmente lo spaventa, in seguito arriva ad incuriosirlo oltre ogni limite. Diventa quasi ansioso di scoprire cose in più su se stesso. Questa sua avventura ha avuto inizio decisamente nel modo sbagliato ma in qualche giorno riesce a ribaltare la situazione, ad adattarsi meglio di quanto aveva pensato e a sentirsi quasi a casa tra coloro che abitano lì con lui. E non sono le uniche emozioni nuove che vengono a travolgerlo. Al Carnival incontrerà l’amore. Sentirà qualcosa che non aveva mai provato per nessuno. Si innamorerà per la prima volta ma di qualcuno che ha rinunciato all’amore. Qualcuno che ha già amato e che ha perso. Qualcuno che, dentro il cuore, ha solo un immenso vuoto e un grande senso di colpa che lo tengono prigioniero di se stesso. Non può rimediare al suo errore, non può dimenticare ciò che ha fatto, non può fare altro che convivere con se stesso. Troverà un posto in cui stare e in cui sente di voler tornare. Un posto nel quale non avrebbe più dovuto fuggire, nel quale poteva essere se stesso e fare le sue scelte.

firma Claudia

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