Recensione “Una relazione segreta” di Fabiola d’Amico

Romanzo autoconclusivo

Hope è troppo alta, magra, ingenua, ricca e un bersaglio facile per i malintenzionati. Lei sa di non avere un aspetto sensuale, non apprezza il proprio corpo ed è consapevole che i pochi corteggiatori che ha avuto nella sua giovane età sono stati attratti dal suo patrimonio. Quando un uomo distinto e maturo le dona la sua amicizia, Hope sembra trovare il suo posto nel mondo, purtroppo anche stavolta sarà ingannata e si troverà costretta ad annullare il matrimonio sull’altare. Delusa persino da zia Abigail, il fantasma di famiglia, Hope decide di trasferirsi a New York, senza svelare a nessuno chi sia, vivendo in un quartiere malfamato e pericoloso finché non perde il lavoro e un’anziana signora non le propone di diventare la tata di tre ragazzini rimasti orfani da poco. Peccato che non tutto sia così semplice come ci si potrebbe augurare. Il tutore momentaneo dei ragazzi è l’uomo che Hope ha incontrato alcuni mesi prima a New York, l’uomo che l’ha pagata per una notte di sesso bollente! Noah Miller crede che Hope sia una prostituta e averla in casa è troppo pericoloso. A meno che non la paghi per mantenere il segreto su quell’incontro che potrebbe fargli perdere la custodia dei nipoti. E se oltre al silenzio di Hope acquistasse anche i suoi favori? Da Savannah a New York, abbracciando tre bambini fragili, un’anziana stramba prozia, un amore del passato, Noah e Hope comprenderanno cos’è veramente importante nella vita e forse getteranno le maschere che ogni giorno indossano per proteggersi.

 

 

Romance a tinte erotiche godibile e leggero.

Hope ha deciso di lasciarsi alle spalle una famiglia pressante con un padre amorevole che tende a controllarla. La sua infanzia e adolescenza sono state costellate da false amicizie che la sfruttavano per la sua ricchezza e ha la percezione di non essere apprezzata per la sua natura ma solo per i suoi soldi. Dopo l’ennesima delusione amorosa, che ha spezzato il suo amor proprio, vola a New York per cercare di farcela con le sue forze, mantenendosi con un lavoro mal pagato e usurante, vivendo in un quartiere pericoloso. Ma la sua famiglia interviene nuovamente nelle sue scelte e manovra, dall’esterno, la sua vita facendole proporre con un lavoro come tata per tre ragazzini orfani. Lo zio dei ragazzi è, però, una sua vecchia conoscenza, un uomo col quale ha fatto sesso occasionale in una serata nella quale si è improvvisata squillo per pura curiosità.

Il rapporto con Noah sarà un continuo scontro, ma l’attrazione fra i due è troppo potente per poterli lasciare indifferenti.

L’autrice ha donato un ritmo piacevole e scorrevole alla narrazione, la caratterizzazione dei personaggi è fatta bene, sviscerandone timori e pulsioni.

I due pov fanno entrare il lettore nell’animo dei due personaggi principali rivelandone i veri sentimenti a dispetto dei loro atteggiamenti fuorvianti.

Hope ha un dono nel prendersi cura delle persone, che spesso se ne approfittano, è una ragazza insicura del proprio aspetto fisico, troppo alta e poco dotata di curve, quindi non capisce come Noah possa trovarla desiderabile, liquidando il tutto come semplice sesso di circostanza.

Noah ha visto stravolgere la sua vita da scapolo quando il lutto che ha colpito la sua famiglia lo ha catapultato nella condizione di padre di tre ragazzini ovviamente provati dalla grave perdita. Ha accantonato la sua vita privata per dare stabilità alla sua nuova famiglia, ma l’incontro con un’anima bella come quella di Hope ha riaperto il suo cuore.

La storia è arricchita da molte scene hard ma anche di introspezione. Non ho amato particolarmente il personaggio di Hope per come viene descritto dall’autrice, troppi balletti ovarici e influenze di spiritelli di avi per i miei gusti, qualche errore qui e là, ma nel complesso è un buon libro.

 

firma Anna

firma Claudia

 

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