Recensione “UN REGNO DI VELENO E PROMESSE” di HOLLY RENEE

Ho fatto un patto: scegliere il mio compagno piuttosto che la mia libertà.

Ma ho sottovalutato il principe ereditario che mi ha portato con sé.

Il suo tocco era come un veleno. La sua vendetta letale.

Desidera un potere che non possiedo più e sacrificherà ogni parte di me finché non lo otterrà.

Ma io non appartengo a lui. Appartengo a suo fratello. Suo fratello che verrà a cercarmi, al diavolo le conseguenze.

Il mio destino è legato a due principi, uno che brama il mio potere, l’altro che brama me, e ho da perdere più di quanto abbia mai immaginato.

La guerra infuria in un gioco tra regine, e io sono diventata la loro pedina. Ma combatterò per la mia vita, per il mio compagno, e lui raderà al suolo regni per riavermi.

 

Degna conclusione per questa trilogia fantasy dove la lotta per il potere si miscela alla magia e all’erotismo.

 

Adara è nuovamente prigioniera alla corte dei Fae, priva del suo potere che ha donato tutto a Evren per sabotare i piani di Gavril.

Se nel secondo, abbastanza tedioso volume, Adara si dibatteva sul fatto che non riuscisse ad accettare il fatto di trovarsi bene alla corte del Sangue, ora che ha potuto assaggiare nuovamente la crudeltà della corte dei Fae, si è tolta ogni dubbio: casa sua è con Evren e il suo regno di vampiri. Non facciamoci paranoie, va bene così, dimentichiamoci delle favole dell’infanzia: i vampiri sono più fighi.

 

Il principe ereditario Gavril e la regina madre tireranno fuori il peggio di loro e Adara dovrà fare del suo meglio per cercare di tornare fra le braccia del suo amato.

 

Sicuramente, in questo ultimo episodio ci saranno movimentazioni notevoli, si sveleranno dettagli che erano stati tenuti nascosti fino a questo momento, si combatterà fino all’ultimo sangue per poter annientare il pericolo che grava sulla testa della nostra starblessed. Adara prenderà in mano la sua vita, diventerà ancora più intraprendente e scoprirà, fino all’ultima goccia, la portata del suo potere.

 

È una serie che, inizialmente, mi ha entusiasmata per poi smorzarsi nel secondo volume ma riprendendosi alla grande sul finale, l’unica cosa che mi ha infastidito è un quantitativo veramente eccessivo di parentesi erotiche. La giusta misura sarebbe stata un arricchimento alla storia ma qui ha rischiato di diventare seriamente molesta, oltre che risultare oggettivamente noiosa. Su un volume di 200 pagine almeno più di un terzo è passato fra le lenzuola a discapito dell’avanzamento della trama e confesso di aver cominciato a saltare a piè pari queste pagine pur di progredire con la storia.

Quindi il mio è un sì ma con una bella fetta di riserva, la sensazione che il sesso sia utilizzato come riempitivo è stata confermata. Il multipov è confermato per dare alla storia sfaccettature diverse.

 

Si ringrazia Triskell per la copia recensione.

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