Recensione in anteprima “Un regno di sangue e bugie” di Holly Renee

 

 

 

“Il mio destino è legato a due principi, uno nato dal sangue, l’altro dalla magia, e non mi fido di nessuno dei due. La mia pelle è maledetta dalle stelle, il mio destino condannato dal desiderio. Ma quando il principe oscuro, crudele e inebriante, mi offre un patto che può salvare il suo popolo e la mia vita, non ho altra scelta. La nostra unione è la sua vendetta e io sono il suo sacrificio. Le sue bugie sono imperdonabili. È il mio compagno ed è torturato da una maledizione per proteggere il suo popolo dalla sua stessa famiglia. Adesso posso vederlo per ciò che è realmente. E allora perché non riesco a dimentica il suo tocco rovente sulla pelle? Sarò anche la chiave per salvare il suo regno, ma è lui che ha il potere di distruggermi.”

Avevamo lasciato la storia nel punto in cui Adara era stata catturata dall’esercito del Regno del sangue e l’aver scoperto che Evren aveva fatto il doppio gioco, lavorando in incognito per sua madre, la regina.

Quando arriva nel temuto Regno del sangue, la nostra Starblessed rimane sbalordita, quel luogo non se lo aspettava così, le leggende narrate nell’infanzia lo dipingevano come oscuro e pauroso, ma quello che appare ai suoi occhi è brillante e lussureggiante, la popolazione affabile e allegra.

La contraddizione tra la verità che credevo di sapere e ciò che mi trovavo davanti mi confuse”

Il rapporto con Evren si è però incrinato a causa dei segreti, odia l’ascendente che ha su di lei e cerca strenuamente di opporsi a questa nuova realtà.

Evren, una volta messo in sicurezza Adara, ha dovuto fare ritorno al regno del padre per non destare sospetti sul suo coinvolgimento nel rapimento.

Una distanza che mette alla prova entrambi, forse lei capirà la profondità del sentimento che la lega al suo compagno predestinato?

Come spesso mi sta accadendo, tendo a parteggiare maggiormente per il personaggio maschile e “sopportare a malapena” quello femminile. Adara non ha ben chiaro il focus della situazione, ok è stata rapita una seconda volta, ma vuoi mettere la tua situazione attuale rispetto alla precedente? Evren ha sottratto Adara al regno dei Fae per proteggerla dai loro progetti malvagi, e per lei è inconcepibile pensare di trovarsi al sicuro fra i vampiri! Sarà un periodo di prova, quello lontano dal suo principe, dovrà far conoscenza di sé e dei suoi poteri, grazie anche ai preziosi insegnamenti di Thalia, un’altra starblessed sopravvissuta ai “favori” di Gavril.

Ho trovato invece intrigante il modo in cui Evren dimostra sempre interesse e dedizione nei confronti della sua principessa, la sua gelosia è evidente e seducente. Le cose non le manda a dire, le sussurra ringhiando a fior di labbra. Un uomo così, beh, è conturbante, ci aggiungiamo che è valoroso, prestante e mezzo vampiro? Vi ho convinto, vero?

I secondi volumi di una trilogia sono generalmente una vera e propria terra di mezzo, non hanno l’impatto dirompente degli inizi e nemmeno la tensione risolutrice del finale. Il rischio dell’impasse è grande e anche in questo ho tenuto potessimo caderci dentro.

I dubbi, le riflessioni, le lotte emotive che Adara ha in sé possono fare rallentare il ritmo, ma fortunatamente Sorin, capo delle guardie di Evren, e Thalia riempiranno la solitudine di Adara, introducendola nella vita del regno.

Erano amici di Evren, suoi consiglieri e compagni, ma erano anche diventati amici miei”

Se avete trovato il primo volume piccante, questo sarà come una bottiglia di tabasco formato famiglia, forse un po’ too much: le scene erotiche tendono a sovrastare la trama, oltre alle continue ripetizioni di “chi appartenga a chi”. Lo abbiamo capito, vi appartenete, fatelo capire a Gavril, che a noi è già ben chiaro!

In quel momento, sentii che l’avrei seguito fino alla fine del nostro mondo e che l’avrei fatto a pezzi volentieri, pur di stare al suo fianco”

Mi è piaciuto? Meno del primo, ma confido nell’ultimo volume. È sempre più coinvolgente il sapore della conquista a quello del mantenimento di un rapporto, sebbene con tutte le incertezze della situazione. Ho avuto la sensazione che le scene erotiche fungessero da “riempitivo”, peccato perché la storia è appassionante.

 

 

Anna

firma Claudia

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