Recensione “Un misterioso omicidio e molti segreti” di Catherine Coles

 

1947. Westleham, cittadina tranquilla poco distante da Londra, è in fermento: la guerra è finita e tutti si stanno dando da fare per organizzare una fiera indimenticabile. L’unica a non mostrarsi troppo entusiasta durante i preparativi è Martha Miller. Da quando suo marito Stan è scomparso senza lasciare traccia, ha dovuto fare i conti con i pettegolezzi dei vicini, che hanno cominciato a trattarla con freddezza e sospetto. Questa potrebbe essere l’occasione che Martha aspetta da tempo per conquistare l’amicizia della gente del posto, grazie al delizioso gin alle prugne che ha preparato con le sue mani. Ma qualcosa di tragico sta per accadere. Alice Warren, in qualità di presidente del comitato di Westleham, inaugura la fiera con un brindisi al gin e… si accascia a terra, morta. Tutto lascia supporre che sia stata avvelenata. Prima che Martha possa rendersene conto, viene trascinata di nuovo al centro dei sospetti. Questa volta, però, è determinata a dimostrare la sua innocenza. Con l’aiuto del nuovo pastore, l’affascinante Luke Walker, troverà il vero colpevole. E, soprattutto, difenderà l’onore del suo squisito gin fatto in casa.

 

Confesso che questo non è propriamente il mio filone letterario, ma mi è piaciuto approcciarmi a questo genere che trovo più soft del thriller, una sfumatura più tenue  del solito giallo che suscita tensione e ansia.

Sarà il primo di una lunga serie di letture su omicidi, scomparse e indagini? Chi lo sa!

Intanto mi cimento con queste letture che spaziano dall’ironia alle indagini per omicidio, dove persone normalissime vestono i panni dell’investigatore di eccezione che, con congetture, piste, prove, interviste, riescono a risolvere il caso prima degli agenti.

Mi sono sentita anche io un po’ Sherlock Holmes e, vi dirò,  la situazione non mi è dispiaciuta per nulla.

La prima indagine di Martha Miller vede come scenario una cittadina tranquilla del dopoguerra,  l’arma del delitto: un veleno ad azione rapida.

Molti gli indiziati,  ma troveremo il colpevole in maniera così semplice che, dopo averlo scoperto, penserete:  “Ma dai, è veramente…”

Spiritoso, crea dipendenza, nel vero senso della parola, l’ho trovato divino e minuzioso sotto ogni angolazione, personaggi carismatici, particolari e tutti con un plausibile movente.

Tutti indagati e tutti colpevoli?

Incollatevi a questa lettura e ne uscirete estasiati.

 

 

Anna

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