Recensione “Un diario senza giorni” di Agnese Scapinello

 

Molti momenti da dedicare a se stessi e alla riflessione: ecco cosa ha rappresentato il biennio pandemico per l’autrice, che in Un diario senza giorni racconta l’ingordigia del tempo – e il suo fallimentare tentativo di acciuffare lo “scaltro lestofante” –, un grande evasore che ha causato enormi stravolgimenti, all’economia mondiale così come alle abitudini di ognuno, alle stagioni sciistiche e balneari e ai semplici e imprescindibili eventi della vita.

 

Un diario non scandito da veri e propri giorni di confessioni o riflessioni, ma dal periodo pandemico che ha fermato il mondo.

Il rodeo gastronomico in famiglia, le sfide a colpi di mestolo, trucchi per superare l’inverno, bricolage, eventi quotidiani che diventano veri e propri lussi, il comitato tecnico-scientifico del terrazzo, giardinaggio, i più stravaganti hobby e il rapporto con i vicini.

Mi sono ritrovata molto spesso nelle situazioni dell’autrice, stesso periodo, stessi pensieri, stesso tempo libero e la rassegnazione di non vedere mai la fine, in più la didattica a distanza, una vera tortura.

E adesso bisogna ripartire e ritrovare quella dinamicità che quei giorni senza corse e senza ora ci hanno tolto.

 

 

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *