Recensione “Ultimo respiro” di Robert Bryndza

 

 

 

Dall’autore del bestseller La donna di ghiaccio

Un grande thriller

Un’indagine della detective Erika Foster

Il corpo di una donna viene ritrovato in un cassonetto, con gli occhi spalancati e i vestiti ricoperti di sangue, e la detective Erika Foster è tra i primi a giungere sulla scena del crimine.

Il problema è che questa volta il caso non è suo.

Mentre tenta di assicurarsi un posto nella squadra investigativa, Erika non può fare a meno di notare che le caratteristiche del ritrovamento ricordano un omicidio irrisolto avvenuto quattro mesi prima. Il cadavere di un’altra donna, abbandonato in un luogo analogo, presentava una ferita identica: un’incisione fatale sull’arteria femorale. Nell’ombra c’è un assassino che adesca le sue vittime online, nascondendosi sotto una falsa identità. Le sue prede sono donne giovani e attraenti. Quando un’altra ragazza scompare, per Erika e la sua squadra ha inizio una corsa contro il tempo sulle tracce di un individuo terribilmente sadico. Ma come si può catturare un killer che non sembra nemmeno esistere?

Primo libro che leggo di questo autore, ma sicuramente non l’ultimo!

Erika Foster, la protagonista di questo romanzo, è una detective ambiziosa che vuole trovare la verità dietro agli assassinii di giovani ragazze gettate letteralmente nell’immondizia. Insieme a lei, troviamo una squadra di abilissimi colleghi e sottoposti, uno più intelligente dell’altro. Tra questi c’è anche James Peterson, l’uomo che potrebbe aiutarla a riprendersi dalla morte del marito. Ma riuscirà a lasciarsi andare? E se le cose si dovessero ripetere, lei come farebbe ad andare avanti? Sarebbe bello se le cose tra i due proseguissero e si facessero più serie. Per me se lo meritano entrambi.

Tornando alla ricerca dell’assassino, è stato interessante non veder subito svelata la sua identità né il motivo per cui è diventato ciò che è. Ci si è focalizzati maggiormente sulla squadra investigativa piuttosto che sulla vita dell’assassino, ma senza toglierne importanza o profondità. Interessante è anche stata la scelta di dare più spessore all’ultima vittima. Mi sarebbe piaciuto leggere il punto di vista di almeno un’altra ragazza.

Mi è piaciuto il modo di scrivere dell’autore, che riesce a tenere alta l’attenzione del lettore con una narrazione incalzante ma non ansiogena. Ho anche apprezzato la particolare attenzione dell’autore nei confronti della verità e il suo forte attaccamento alla realtà, per cui sia la storia che i personaggi, con i loro vissuti, sembrano veri e in carne ed ossa.

Lo consiglio.

firma Claudia

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