Recensione “Tutto bene tranne il Natale” di Carole Matthews

 

 

 

Il Natale si avvicina rapidamente e Molly Baker è piena di cose da fare. Ha deciso di organizzare una meravigliosa festa nel suo cottage, con tanto di presepe vivente per mettere in mostra gli animali. Se tutto filasse liscio, Molly potrebbe assicurarsi i fondi necessari in vista del nuovo anno… Ma le cose, si sa, non vanno mai come previsto. E tra pecore poco socievoli, alpaca impacciati e un Babbo Natale sgangherato da rimettere in sesto, Molly comincia a sentirsi sopraffatta. Che fine hanno fatto l’entusiasmo e lo spirito natalizio? Nonostante il caos che regna nella locanda, Molly è decisa a non arrendersi. Dopo il grande evento, potrà godersi le meritate vacanze insieme al fidanzato, Shelby, e a suo figlio Lucas, perché un felice Natale in famiglia è proprio ciò di cui tutti loro hanno bisogno. Shelby però sembra avere altri piani…

Tra equivoci, sorprese, piccoli incidenti e animali dispettosi, per Molly si prospettano delle feste davvero indimenticabili. Sarà sufficiente tutta la sua determinazione o è meglio cominciare a sperare in un vero miracolo natalizio?

Questi sono i libri tipici di Natale, c’è la protagonista altruista, il suo salvatore, le persone che hanno bisogno di aiuto e l’atmosfera natalizia che si avvicina o arricchisce già dalle prime pagine il romanzo.

Qui abbiamo Molly Baker e la sua fattoria didattica ovvero la Fattoria della Speranza e suoi bizzarri animali, gli alpaca che scorrazzano e scappano per la stragrande maggioranza del tempo e rompono la recinzione, Cagnolino e Cagnolone a tre zampe, Dick il gallo con il suo chicchiricchì assordante alle nove del mattino, due maialini Kunekune maculati, Sale e Pepe, questi e tanti altri.

Una fattoria che oltre ad accogliere animali complicati e bizzarri, si prende cura di ragazzi problematici e svantaggiati.

Molly impiegherà gran parte del suo tempo e la maggioparte dei proventi per questo amore incondizionato verso gli altri, sacrificando la sua vita, soprattutto sulla sfera privata e la vita mondana sarà presto buttata nel dimenticatoio.

Avrà il suo ragazzo, un attore di soap e telefilm e il suo complicato ragazzo, ma i due mondi posti in essere così diversi e così distanti entreranno in collisione e quale festa migliore del Natale per portar buone nuove?

“Ti amerò sempre. Ma talvolta l’amore non è abbastanza.”

E poi…

Il libro è lasciato con un finale piuttosto incerto e aperto, lascia libera fantasia al lettore di immaginare e se da un lato questa scelta dell’autrice penalizza la storia, dall’altro ci lascia liberi di immaginare il degno finale.

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