Recensione tripla “The sister” di Abigail Barnette

 

 

 

 

Sophie Scaife sente che finalmente le cose stanno andando per il verso giusto. La vita con suo marito, il miliardario Neil Elwood, va a gonfe vele e la chimica tra loro è bollente. Anche la presenza di El-Mudad ibn Farid ibn Abdel Ati, il miliardario che hanno deciso di far diventare il loro amante, rafforza la loro passione più che mai. Ma un viaggio verso casa farà scoprire a Sophie una dolorosa verità, mettendola faccia a faccia per la prima volta con la famiglia che non ha mai conosciuto. Quando le viene chiesto un favore che potrebbe cambiarle la vita, dovrà decidere se aiutarli o salvare se stessa, a meno di non trovare un modo per fare entrambe le cose. Emotivamente turbata, dovrà fronteggiare anche tensioni sul lavoro che minacciano la sua carriera professionale. Se vuole conciliare ciò che il cuore desidera e le paure per il suo futuro, Sophie dovrà imparare a lasciare andare il passato e accogliere possibilità che non avrebbe mai neppure immaginato di prendere in considerazione…

Dalla trama mi aspettavo qualcosa di più elaborato, qualcosa in cui il passato faceva da padrone, purtroppo è stato solo una maratona di sesso spinto gratuito, menage a trois, pratiche BDSM.

Si è dato poco spazio al dolore della protagonista, al suo “non-rapporto” con il padre, la scoperta dell’esistenza delle sorellastre e il suo recupero in quel rapporto assente per anni.

La trama e il filo logico sono inesistenti, si passa da esami ospedalieri a sessioni di sesso in un batter d’occhio, sesso che implica anche torture fisiche abbastanza rilevanti, un amante che fa da presenza costante nella coppia, un amore che si divide tra marito e amante.

Mi dispiace ma è stato uno di quei libri che non ho digerito, magari ho sbagliato a leggerlo, pensavo ci fosse altro, sentimenti vividi e la scoperta di un amore fraterno.

Mi limito a fare i complimenti per la scrittura, ottimo linguaggio, le pagine scorrono, il problema è la mancanza della storia.

Una torta a strati che non legano fra di loro, al primo taglio si separano e vanno in frantumi.

Ecco quello che penso di questo romanzo.

L’autrice ha voluto miscelare un romanzo erotico ad un family drama e non convince né in uno né nell’altro.

Sophie è una ventottenne di media estrazione, cresciuta da una ragazza madre, dopo che il padre adolescente non se l’è sentita di prendersi questa responsabilità.

È cresciuta con la convinzione di non essere “abbastanza” per quel padre che poi si era fatto un’altra famiglia, che non si era mai curato di lei.

Con un passato simile, è da psicologia da rivista sapere che cercherà un rapporto con un uomo più maturo.

E così Neil, bellissimo miliardario di 24 anni più grande di lei, la prende come sposa, amandola, onorandola e…. sottomettendola!

Già, dietro a questo matrimonio da sogno si nasconde un rapporto alla 50 sfumature, solo che c’è di mezzo pure El-Mudad, ricchissimo e affascinante mediorientale di cui si innamorano entrambi.

Neil è un uomo molto protettivo verso la sua Sophie, la ama profondamente; ha un passato non facile fatto di malattia e della grave perdita della sua amata figlia e del genero, che hanno lasciato una bimba piccolissima alle sue cure.

Ad intensificare il family drama le sorellastre, che appaiono nella vita di Sophie con una richiesta ad alto impatto che metterà Sophie in seria crisi, oltre a quella in cui si trova col suo lavoro di co-caporedattore al quale non riesce a dedicare tempo.

Il romanzo, seppur poco credibile, si lascia leggere senza intoppi. Si può non amare particolarmente qualche personaggio (io non sopporto Sophie ad esempio), ma per chi ha amato il genere di 50 sfumature può andare. Le scene di sesso sono descritte in modo molto particolareggiato e senza velature.

Questi simil genitori/nonni con frustino e vibratori mi lasciano veramente perplessa, sembra di saltare di palo in frasca sia come tematiche che come linguaggio, come se due romanzi totalmente opposti fossero finiti per sbaglio nella stessa macchina rilegatrice.

Il mio giudizio è: mah!

“The Sister” è l’ultimo romanzo della serie “The Boss”.

Se siete deboli di cuore, non lo leggete! Le scene di sesso sono MOLTO esplicite e MOLTO dettagliate.

Pur non avendo letto il resto della serie, non ho avuto problemi con questo romanzo perché è a sé stante e fa riferimento spesso ai fatti già accaduti, chiarendo la situazione attuale.

Si parla di come Sophie, la protagonista, abbia paura di sembrare snob e il suo malriuscito tentativo di nascondere al mondo che è eccessivamente ricca. Si parla della storia d’amore tra lei, il marito e l’amante dei due. Si parla anche di una famiglia, quella del padre di lei.

Peccato che l’argomento sorelle sia affrontato solo marginalmente. Visto il titolo mi aspettavo di leggerne di più, invece ci ritroviamo a scoprire troppo con calma della presenza di queste sorelle e di una necessità che farà vacillare il mondo di Sophie

Per il resto posso dire che è carino ma, ripeto, mi aspettavo di più. È scritto bene, è scorrevole e i personaggi sono ben definiti ma non mi ha fatto impazzire. Mi è mancato qualcosa. Il finale lascia spazio ad altro, a qualcosa che avrebbe potuto raccontare in questo romanzo e che invece lascia con un po’ di amaro in bocca. Mi dispiace che non mi sia piaciuto tanto, solo per quanto è scritto bene.

firma Claudia

 

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