Recensione “Tre appuntamenti al buio” di Meghan Quinn

 

La vita di Noely Clark è praticamente perfetta: è una stella della TV, e il suo programma è uno dei più seguiti in tutta Malibu. Peccato che la ricerca dell’anima gemella sia da tempo a un punto morto, schiacciata dalle scadenze improrogabili e dai ritmi serrati del lavoro. Così, ha deciso di prendere in mano il suo destino e si è iscritta al programma di appuntamenti al buio promosso da una famosa catena di ristoranti in città. Le regole sono semplici: non dovrà rivelare né il suo nome né, tantomeno, dettagli sul suo aspetto. Che sia questa l’occasione giusta per conoscere finalmente l’uomo dei sogni? Non uno, ma ben tre appuntamenti al buio con tre affascinanti sconosciuti le stravolgeranno la vita, e la scelta potrebbe rivelarsi più difficile del previsto…

 

 

Ve lo ricordate il film “C’è posta con te” con Tom Hanks e Meg Ryan? Sarà il filo conduttore per tutta questa simpaticissima rom-com.

 

Noely ha tutto nella vita: un lavoro in tv, una bella casa sull’oceano a Malibu, un’amica che è anche la sua collega, fascino da vendere ma… non sa con chi condividere il tutto.

 

“Il silenzio che non mi piace e che non voglio più è quello della mia vita quotidiana. Perché ormai mi fa sentire sola”

 

È arrivato il momento di mettersi alla ricerca dell’anima gemella ma, con i suoi impegni lavorativi, il tempo a disposizione è quello che è quindi, affidandosi alla tecnologia, si iscrive a un nuovo progetto di appuntamenti al buio con tanto di ristorante dove avere il primo incontro; l’organizzazione accompagnerà la coppia anche a un eventuale secondo incontro, dopodiché, se son rose, fioriranno.

 

Ok, Noely probabilmente ha il pollice nero poiché i suoi tre appuntamenti al buio, da sembrare così promettenti, si sgonfiano come un palloncino.

Mr giacca e cravatta, il Ribelle e l’Atleta: tre uomini affascinanti che riescono, ognuno a modo suo, a conquistare Noely, ma ci sarà qualcuno che la spunterà?

 

Questa commedia è stata una vera sorpresa, ho adorato, fino alla punta dei capelli permanentati, Noely (e non è facile per me amare la protagonista femminile). È simpatica, irriverente, alla mano, la sua performance migliore? Ubriaca al ristorante! Ho riso fino a stare male, lo giuro.

I tre ometti li ho visti un po’ come personaggi secondari, belli, affascinanti, creativi, teneri e divertenti, ma il fuoco è su Noely: quello che pensa, cerca, ama o la delude, sono manifestazioni molto più dirette rispetto a quelle dei maschietti.

Riusciamo a conoscere forse un po’ di più il misterioso ammiratore, perché tenterà un approccio più confidenziale, pur mantenendo l’anonimato.

L’amica e co-conduttrice Dylan è un altro bel personaggio: fra le due donne vige una sorta di rapporto parentale di condivisione e supporto che ce la fa gradire immediatamente, così come Alex, lo strambo fratello di Noely con la pazza moglie e la nipotina saputella.

 

Il ritmo è vivace, i dialoghi frizzanti, le scene sono scritte in modo tale da vederle proiettate nella mente!

 

Un consiglio? Non leggete questo libro in ambienti dove potreste risultare inopportuni se doveste trovarvi a scoppiare a ridere da un momento all’altro, perché di siparietti comici, oltre a quelli spicy, ne troverete parecchi!

 

 

 

 

Anna

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