Recensione “Ti copro io” di Max Walker

 

 

 

«Non sono più lo stesso ragazzino di una volta, Adrian. Sono un uomo cresciuto e so quello che voglio.»
Tristan Cole ha commesso un errore. Pensava di poter vivere il proprio “per sempre felici e contenti” con il suo migliore amico e ben presto partner nell’FBI, ma ha sottovalutato quale impatto la vergogna possa avere su una persona. Anni dopo, Tristan si ritrova di nuovo nei guai quando un incidente stradale permette al trafficante di droga che lui stava inseguendo di sfuggirgli tra le dita.
«Posso darmi a te in modi che ho solo sognato.»
Adrian Hawk ha passato tutta la vita a scappare. Essere cresciuto all’ombra di un padre estremamente religioso lo ha portato a dover seppellire i propri sentimenti verso gli altri uomini nel profondo della sua anima. La vergogna per la sua stessa passione ha fatto sì che allontanasse Tristan, l’uomo che tra tutti avrebbe potuto farlo sentire davvero completo.
«Ti copro io.»
Tristan e Adrian si ritrovano insieme a dover fermare un cartello della droga prima che i suoi uomini riescano a compiere un atto terroristico sul suolo americano. Il tempo è essenziale: quando i vecchi sentimenti cominciano a riemergere, entrambi devono affrontare il loro passato prima che diventi una distrazione. Riusciranno a combattere e vincere contro le loro cicatrici, o il cuore costerà loro più di quanto avrebbero mai potuto immaginare?

Peperine sono di nuovo qui a parlarvi della mia ultima lettura. La storia che ho letto parla di due migliori amici che hanno frequentato insieme l’accademia per entrare a far parte dell’FBI: Adrian Hawk e Tristan Cole. Una sera, dopo i festeggiamenti per essere stati entrambi ammessi, e, complice l’alcol in eccesso, Tristan bacia Adrian che all’inizio ricambia con ardore, ma poi si tira indietro e addirittura si fa trasferire in un’altra sede recidendo qualsiasi contatto con l’amico. Tristan è profondamente ferito e non sì dà pace per il comportamento di Adrian: lo capisce e lo può comprendere, visto che il padre gli ha inculcato un’educazione molto religiosa, ma quello che non accetta è il fatto di essere stato completamente tagliato fuori dalla sua vita. Ma il destino lo sappiamo, ci mette sempre lo zampino e i due si ritrovano, anni dopo, a dover lavorare a stretto contatto, per risolvere un caso molto complicato. Dovranno volare in Brasile per incastrare Francisco King, un grosso trafficante di droga, e le pallottole non verranno risparmiate mettendo in pericolo, in più di un’occasione, la vita di Tristan. Questo farà riflettere Adrian, ma riusciranno a risolvere le loro divergenze? E Adrian riuscirà a lasciarsi andare completamente a quell’amore che, secondo suo padre, è profondamente sbagliato? Io non vi racconto di più.

 

Ultimamente ho capito che se ho voglia e bisogno di una bella trama d’amore, devo sceglierne una che tratti la storia tra due uomini. E questo non è da meno: è un libro molto intenso, passionale, allo stesso tempo dolcissimo. Tristan è un sognatore romantico, ragiona con il cuore, soprattutto quando ha vicino Adrian, quell’unico uomo che ama con tutto sé stesso, ma che non può avere.

 

“«Il giorno in cui mi hai lasciato in quell’appartamento, spazzato e incasinato come mai nella vita, mi sono ripromesso che non mi sarei mai più messo nella posizione di far succedere di nuovo qualcosa del genere. E ora? Sono proprio allo stesso dannato punto. Eccetto che non sono più lo stesso ragazzino di una volta, Adrian. Sono un uomo cresciuto, cazzo, e so quello che voglio.»

«Tristan, io…»

«Cosa, Adrian? Ti dispiace? Lo so. So perché non cammineresti mai per strada tenendomi per mano, o perché non mi baceresti mai prima di andare a lavorare, o qualsiasi altra stronzata io mi immagini. Capisco perché non vuoi fare nulla di tutto questo. Quello che non capisco è perché hai dovuto punire me per tutte le tue inibizioni! Avremmo potuto restare amici, diamine, perfino colleghi, lavoriamo bene insieme, è chiaro. Certo, sarebbe stato imbarazzante da morire nella prima settimana o due, ma io sono sicuro che le cose sarebbero andate bene, dopo. Invece no, te ne sei andato e ti sei assicurato di venire trasferito in un latro Stato!»

 

Adrian è trattenuto da quella particolare situazione familiare che lo opprime ma dalla quale non riesce a ribellarsi. L’autore è stato bravissimo a delineare e definire i caratteri dei due protagonisti: il tormento di uno e la tenerezza dell’altro sono tangibili, fuoriescono dalle pagine. In questo tipo di storie, e a maggior ragione in questa, perché parliamo nello specifico di due agenti dell’FBI, il testosterone è a livelli altissimi e la chimica crepita. Le scene hot sono ben descritte, con un linguaggio scurrile, ma ci sta tutto, vista la virilità dei due uomini. La narrazione avviene tramite il pov di entrambi, ma in terza persona, e anche se non è il metodo di scrittura che prediligo, mi ha coinvolto, mi ha fatto percepire a pelle le loro emozioni e mi è piaciuto. L’unico appunto che mi sento di fare è per la parte che riguarda l’intrigo poliziesco: tutto troppo veloce. L’autore si sofferma poco sui particolari e risolve in un attimo la matassa del trafficante. Forse è una scelta stilistica, quella di prediligere la storia d’amore, ma visto che parliamo di due agenti, un po’ si suspence e adrenalina ci stavano.

Alla prossima!

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