Recensione “Ti conosco, mi conosci (Loving You Vol. 4)” di Renae Kaye

 

 

 

Possono due amici, divenuti amanti occasionali, lasciarsi alle spalle errori del passato ed errate supposizioni, per costruire qualcosa di duraturo?

Shane, tranquillo topo di biblioteca, ha un grosso segreto, che custodisce da quindici anni: lui e Ambrose Jakoby, superstar del football australiano, sono cresciuti porta a porta. Sono stati amici intimi e Shane lo ha sostenuto durante gli anni della scuola.

Una notte però, tutto è cambiato.

Prima che Ambrose lasciasse Perth, da spaventato diciottenne, e andasse a Melbourne per iniziare la sua nuova carriera da giocatore, lui e Shane hanno passato la notte insieme.

Per i nove anni successivi, ogni volta che Ambrose tornava in città, i due hanno portato avanti una relazione da amici con benefici. Shane non ha mai saputo, con esattezza, in che termini fossero o in quale modo definire la sessualità di Ambrose. E Ambrose nemmeno. Poi, durante l’ultimo Natale, le cose sono di nuovo cambiate; un dissapore ha messo alla prova la loro amicizia e Shane ha giurato di dimenticare il suo amore non corrisposto.

Ma ora Ambrose è tornato, si sta riprendendo da un infortunio e spera di farsi perdonare. Sostiene di essere pronto a una vera relazione. Shane dovrà decidere se Ambrose è sincero e capire se la sua anima da Tassorosso sia disposta o meno a rischiare.

Hi lettrici e lettori Sale e Pepe,

Oggi vi presento una delle uscite della collana Rainbow di gennaio della triskell edizioni, mi riferisco a ” Ti conosco, mi conosci” di Renae Kaye, quarto e ultimo volume della “Loving You”, una serie amata che mischia humour e sentimenti.

In tanto devo dirvi che ho apprezzato tantissimo che questo ultimo libro facesse vedere anche i protagonisti dei precedenti volumi, creando proprio quella sensazione di chiusura e di circolo di amore e famiglia che la gang di amici rappresenta l’uno per l’altro.

Al di là di questo aspetto però rimangono comunque centrali i due protagonisti, ovvero Shane e Ambrose.

Sono due tipi particolari con dei caratteri difficili, che spesso ho avuto qualche difficoltà a capire, soprattutto Ambrose mi è sembrato “freddo” in certi punti, il suo essere schietto, determinato  e concentrato sul football o comunque su qualsiasi aspetto gli interessi, lo rende anche meno propenso a mostrare i suoi sentimenti o addirittura a prendere in considerazione quelli degli altri (o i suoi in realtà), non per cattiveria però, sembra quasi “superficiale” e per concludere è un pessimo, pessimo comunicatore, così come in realtà lo è Shane, proprio per questo la loro intera storia è basata su accettazione silenziosa di vari problemi e dinamiche non proprio salutari e fraintendimenti.

Mi spiego meglio Shane e Ambrose sono cresciuti insieme, amici fraterni, ma…non sempre, solo dietro le porte di casa, fuori nessuno (o quasi) sa del loro rapporto e questo mi ha destabilizzata parecchio.

Crescendo le cose cambiano un po’, ma se prima era Shane ad essere il segreto di Ambrose, la situazione si ribalta ed è Shane a tenere nascosto di conoscerlo, soprattutto per vergogna e paura.

“Il fatto che fossimo amici, oltre che amanti, regalava al nostro rapporto una strana dinamica.”

Tra il comportamento “freddo” di Ambrose e quello schivo e con zero autostima di Shane, la situazione sembra davvero molto differente da quella che era in realtà, aggiungete poi l’incapacità di entrambi di parlare sinceramente ed otterrete due decenni di frustrazione.

Shane è sicuramente il personaggio che ho apprezzato di più, o quanto meno quello con cui, vuoi per alcune cose in cui mi sono rivista, vuoi per il suo carattere, sono entrata più in empatia. Però è anche vero che quando l’attenzione si focalizzava sulla loro amicizia/relazione in maniera più intensa li ho trovati molto dolci entrambi, quando finalmente hanno iniziato a chiarire mi è piaciuto come riuscivano a capirsi, andando oltre tutte le loro paure e i dolori del passato

“Ambrose mi conosceva e io conoscevo lui. E qualche volta, questo è tutto quello che serve: niente etichette, né anelli, niente grandi annunci, né legami di sangue. A volte l’amore è un rombo di tuono, un’emozione che ruggisce, un’esplosione di ormoni. Altre volte è il dolce fruscio di una pagina che viene voltata, la soddisfazione di un lavoro ben fatto, una reciproca conoscenza.”

Ammetto, che questa situazione che viene presentata per gran parte del libro, questo “si, no, forse, non capisco” , non è riuscita del tutto a conquistarmi, non mi ha catturato come speravo e non mi è arrivata la 100%, insomma purtroppo questo libro, tra i quattro della serie,  è quello che ho apprezzato meno e mi dispiace perché pensavo di chiudere in bellezza, visto che i precedenti mi erano piaciuti, invece a mio parere personale è andata calando.

Peccato, anche perché c’erano argomenti interessanti che sarebbero stati molto belli da leggere, come il “particolare” approccio alla sessualità di Ambrose, che viene solo accennato o il coming out dei personaggi sportivi, molto difficile e ancora i problemi di autostima di Shane, tutte cose che avrei apprezzato fossero più approfondite, invece, la scelta stilistica è stata quella di mantenere un “tono” molto leggero su tutto.

Con questo però non voglio comunque scoraggiare chi vuole leggere l’intera serie perché secondo me merita, anche quest’ultimo libro nel suo complesso, anche se a mio gusto personale, non è perfetto, risulta comunque scritto bene e molto romantico, per cui, come sempre, se la trama vi intriga provatelo e buona lettura

PAYNE

ELEONORA

 

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