Recensione “The Red” di Tiffany Reisz

 

 

 

Non fare mai promesse che non intendi mantenere…

Mona Lisa St. James ha fatto una promessa solenne: salvare The Red, la galleria d’arte di sua madre, a qualsiasi costo.
Purtroppo, il nome della galleria non potrebbe essere più appropriato, non solo perché è dipinta di rosso, ma perché è in rosso.
Mona sa di non avere altra scelta che venderla, almeno fino a quando, dopo l’orario di chiusura, un uomo misterioso non fa il suo ingresso. Si tratta di un bellissimo inglese, estremamente seducente, che fa a Mona un’offerta che non può rifiutare: salverà The Red se lei acconsentirà a sottomettersi sessualmente a lui, per un anno.
Di certo, la madre di Mona non avrebbe voluto che lei si vendesse a un estraneo, però, la ragazza è intenzionata a fare qualunque cosa per mantenere la sua promessa…

 

Peperine sono qui con una nuova lettura. Il libro di cui vi parlo oggi è un erotico abbastanza spinto.

Il rosso fa da filo conduttore per tutta la durata della trama: The Red è il nome della galleria d’arte di Mona (la nostra protagonista) avuta in eredità dalla madre; rossi sono i suoi capelli (anche se tinti); drappi rossi sono appesi nella stanza che i due amanti usano per i loro incontri e rosso diventa tutto quello che Mona vede alla fine di ogni amplesso. Poi c’è Malcom, uomo misterioso che una sera qualunque entra nella galleria e propone a Mona un accordo per avere “Carta bianca” sul suo corpo. Mona è da subito intrigata da quest’uomo più maturo che la reclama, ne rimane affascinata e colpita e non ci pensa nemmeno un attimo ad accettare la sua proposta. Da quel momento Mona è catapultata in una spirale di lussuria e piacere…

Avevo sentito parlare di questo libro, lo avevo da un po’ nel mio Kindle, ma non mi decidevo ad aprirlo. Un paio di sere fa la cover mi è saltata all’occhio e…mi sono lasciata sedurre. Sì perché è la stessa cosa che succede a Mona. La trama è originale per la sua rappresentazione erotica di quadri famosi. Desiderio, lussuria, bramosia, erotismo, perversione, tutte in un’unica parola…Malcom. Un uomo sulla quarantina o forse più, che “usa” per il suo piacere personale, il corpo di una giovane donna, ma, sue testuali parole, il suo scopo è quello di fotterle il cervello, di renderla dipendente. Ed è quello che accade. Tra giochi di ruolo, giochi erotici, tratta delle schiave, con cinque uomini che la toccano, la possiedono, Mona scopre un lato di sé che non pensava di avere. Aspetta impaziente la notte che Malcom le concede, si presta a tutto ciò che lui le chiede, fino a che il nostro protagonista non tira troppo la corda. Mona pensa di essere stata drogata e la fiducia viene a mancare: lo caccia e cerca di riprendere la vita da dove l’aveva lasciata, ma dopo le sensazioni che il suo corpo ha provato, tornare alla “normalità” è impensabile. Cerca allora le stesse sensazioni con un giovane amante, ma questa volta è lei ad essere troppo esigente e il ragazzo se ne va via schifato. Devo dire che il libro è partito a mille, con scene particolareggiate, ma sensuali. L’eros scalda parecchio ed è difficile rimanere indifferenti alle immagini che vengono rappresentate. Sono tutte situazioni verosimili, sesso tra persone consenzienti, con uno o più partecipanti, da soli o contemporaneamente. Un paio di rappresentazioni mi hanno lasciata perplessa “Dora e il minotauro” e “Carità romana”, in quel momento li ho trovati davvero surreali, insensati, quasi a stonare con tutto il resto del racconto. Ma c’è una logica che si scopre alla fine del libro.

L’epilogo non è scontato e risponde a tutte le domande che il lettore si pone nel corso della lettura. Quindi, tirando le somme, non è una lettura per tutti. Altamente sconsigliato a persone di vedute ristrette perché le scene di sesso, di cui il libro è pieno, sono particolareggiate e abbastanza scabrose. Consigliatissimo invece per chi cerca emozioni extrasensoriali, perché vi assicuro che ci si immedesima in Mona e la pelle pizzica e pulsa, insieme alla sua.

Alla prossima.

BARBARA M

firma Claudia

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