Recensione “The Kitten’s club” di Dinah Roberts

 

 

 

Quando sono giunta al club, munita solo di un bigliettino da visita, mai mi sarei aspettata ciò che mi sono ritrovata davanti.

Un mondo sommerso. Fatto di eros e giochi di ruolo, dove l’unica pedina sei solamente tu.
L’unica cosa che sapevo è che avevo bisogno di soldi e che a pochi giorni mi sarei ritrovata in mezzo a una strada.

Sono entrata in questo luogo per disperazione,

Ci sono rimasta per il piacere.

Diventando la “Red Kitten”.

Questo romanzo erotico è ambientato in un club molto particolare, narra una storia che si può amare o odiare ma che sicuramente non lascia indifferenti.

Roxy è una ragazza sola e squattrinata che ha appena perso il lavoro e sta per essere messa fuori casa perché ha troppi arretrati da pagare. La vicina nonché amica le lascia un biglietto da visita del club in cui lavora stuzzicando la sua curiosità e così il giorno dopo la segue e si intrufola nel misterioso club dove per entrare bisogna indossare una maschera ma soprattutto essere invitati. Qui Roxy cerca lavoro senza rendersi conto del tutto dell’attività che si svolge fra quelle mura.

È un club per adulti ovviamente, ma non solo, la sua particolarità si evince dagli abiti da “lavoro” delle ragazze e dagli spettacoli che svolgono, eppure non è tutto lì. Rapporti dominatore/sottomessa, regole, addestramento, aste e molto altro fanno parte del nuovo mondo in cui Rosy entra senza troppe resistenze. E poi c’è lui, Javier, il titolare del club, un uomo freddo e calcolatore, un dominatore nato, che affascina e seduce ma che forse in fondo ha anche un cuore.

Bella e intrigante la storia anche se per mio gusto personale avrei lavorato maggiormente sulla trama: troppo veloce in certe parti, carente a volte nel lato psicologico, leggera nelle scelte poco sofferte. E’ vero che il genere è erotico, e infatti in questo è davvero fantastico, tuttavia quel minimo di lotta interiore da parte della protagonista, nonostante il bisogno di soldi o il fascino subito dal suo capo, prima di buttarsi a capofitto in quella situazione sarebbe stato più stuzzicante. La sua arrendevolezza l’ho trovata un po’ forzata. Lavorare maggiormente sul lato psicologico ed emotivo di Rosy lo avrebbe reso perfetto.

Per il resto la storia è piacevole, i personaggi particolari e la scrittura molto veloce e moderna al punto che ho divorato il romanzo.

Consigliato!

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