Recensione “The Guard and The King” di Daria Torresan e Brunilda Begaj

 

 

 

Ci sono principesse che sognano il Principe Azzurro, e altre che si innamorano del cattivo della storia.

Le cugine Doko sono le discendenti dirette della famiglia più potente dell’Est Europa.

Lajza ha diciotto anni, un carattere forte e un segreto inconfessabile: la folle attrazione per la sua guardia del corpo.

Manol è un uomo ermetico, misterioso, sexy. È nato per proteggere ed è fedele ai suoi padroni.

C’è un divario tra loro, li allontanano vent’anni di età e l’estrazione sociale.

Lui lo sa che Lajza è intoccabile.

Ma lei lo provoca, lo intriga.

Gli offusca la mente come nessuna donna è mai riuscita a fare.

Una passione illecita e proibita li attirerà l’uno verso l’altra fino a farli impazzire.

Bianca ha ventun anni, un animo candido e un’innocenza cristallina. Non è preparata alla tempesta che sta per abbattersi su di lei e su tutta la sua famiglia. Qualcuno nell’ombra sta pianificando una feroce vendetta che ha come obiettivo proprio le giovani eredi.

Un uomo diabolico, crudele, spietato.

Ma anche terribilmente attraente, ammaliante.

Con un ego smisurato tanto da farsi chiamare Il Re.

Le si insinua tra i pensieri. Le altera il battito del cuore.

La fa vergognare per ciò che prova.

Perché lui brama la distruzione dei Doko, e lei non dovrebbe desiderarlo.

Come dichiarato dalle stesse autrici è un autoconclusivo, nato come spin-off di “The Aristocrats”; io ne consiglio la lettura dopo aver letto il principale, per coerenza e giusta successione della storia.

Questo duo di autrici è mitico, hanno un modo di scrivere sublime ed ogni lavoro a quattro mani che ne esce è magia pura.

Amo questa coppia e le loro storie sfiorano il dark e il contemporany definendosi un genere tutto loro.

Signore e Signori ecco a voi la storia di Manol e della sua principessa.

Guardia e Principessa o forse meglio dire schiavo e principessa.

La famiglia Doko-Norik ritorna alla ribalta con due eredi degni del titolo che portano.

Le due cugine Bianca e Lajza, con i loro amori impossibili e folli, ci faranno tremare i cuori.

Le coppie le ho amate entrambe ma avendo un debole per Manol, qualche battito in più è stato per lui.

La storia impossibile tra guardia e protetta colpisce ancora, la differenza d’età, i loro ruoli, la famiglia d’appartenenza; tutto grida no, eppure al cuore non si comanda.

Ogni loro contatto è estasi e passione.

“Baciami se ne hai il coraggio. – Piccola peste… – Sto aspettando. – Aspetterai in eterno. – Codardo.- Codardo non aveva osato dirmelo nessuno. E allora lo feci, la divorai. Premetti le mie labbra sulle sue… Senza grazia, senza delicatezza. E lei mi rispose con la stessa foga.”

Un bacio sbagliato… Il bacio sbagliato.

Sbagliato come l’amore e l’attrazione che prova Bianca nei confronti de El Rey, lei l’ostaggio lui il sequestratore, una situazione assurda che porta il cuore alla follia pura.

Due mondi lontani. Una vendetta da eseguire. Attendere la prossima mossa del re.

Due amori sbagliati, “i sentimenti arrivano senza che ce ne accorgiamo, quando lo capiamo è già troppo tardi. Siamo già oltre.”

Ho sognato il cattivo diventare buono, la principessa indossare le vesti dell’amazzone, due amori da batticuore, e la scelta è davvero ardua.

Ho adorato i capitoli dal punto di vista di Roel e Rezart, i miei due primi amori, e ritrovarli è stato sublime, un regalo delle autrici, Grazie.

firma Anna

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