Recensione “The Dragon’s Key” di R. Emy

 

Genere: Urban Fantasy Romance YA.

Romanzo autoconclusivo in un volume unico.

Pagine effettive: 301

Prezzo ebook: 2,69€

Prezzo cartaceo: 9,05€

Due anime legate dal filo rosso del destino.

Un cuore che lotta per sopravvivere e ricongiungersi con la sua parte mancante.

Una promessa sofferta che persiste alle ère.

Può un amore essere immortale?

Rivolsi lo sguardo al cielo immerso nelle stelle ripetendo nella mente quella muta promessa che mi si era cucita sulla pelle per moltissimi, troppi anni.

“Ti aspetterò tutta la vita…. per sempre”.

Occhi neri screziati di rosso e lunghi capelli di egual colore. Avril Bennet è una ragazza introversa e molto testarda, non passa di certo inosservata per queste sue particolarità. Il giorno del suo sedicesimo compleanno i suoi genitori le regalano una chiave particolare raffigurante un drago, rivelandole anche del loro divorzio. Da quel momento la vita della ragazza viene stravolta da strani incontri, specialmente con un ragazzo dagli occhi dorati che la sta cercando per mantenere la sua promessa.

Lei è la reincarnazione della principessa di Dytinum e futura regina. Un mondo dove esistono creature leggendarie e i draghi sono l’unica speranza per tenere in vita il regno.

Solo Avril può risvegliare i draghi dormienti rinchiusi nella chiave e salvare il suo popolo tenuto prigioniero dalla malvagia maga Gisea.

Avril ricorderà il suo amore eterno, i suoi amati fratelli e i draghi, ma accetterà il suo destino o lo rinnegherà per paura come hanno fatto le sue antenate?

 

“The Dragon’s key” è un urban fantasy con romance YA.

La protagonista, Avril, a 16 anni scopre di essere la reincarnazione della principessa di Dytinum, dopo essere stata più volte sballottata tra quel mondo e la Terra. Conosciamo poco della sua vita terrena e veniamo presto catapultati nel suo regno, mondo in cui riacquista i ricordi in modo troppo repentino. Qui, l’arco narrativo è stato un po’ debole, secondo me, come se l’autrice non avesse voluto affrontare l’argomento, allungando la narrazione.

Dopo 230 anni, l’anima gemella della protagonista, Jess Pendragon, la sta ancora cercando per riuscire a mantenere la promessa che si erano fatti al sacrificio di lei. Lui dovrà trovarla e proteggerla, ma c’è sempre qualcosa che si mette in mezzo. Il loro è un amore perdurato nei secoli, quello di lui, almeno – poverino! Ma basterà per salvare la principessa?

Mi è piaciuto il finale pre-epilogo e la morale che c’è dietro, di cui non posso parlare senza fare spoiler.

 

La scrittura è abbastanza scorrevole, con qualche refuso qua e là. Mi sono mancate alcune informazioni, a volte date troppo velocemente o non date affatto. Il libro si legge bene, è una bella storia, ma mi è mancato qualcosa. Avrei voluto conoscere meglio i fratelli della protagonista, Klaus e Lentis, avrei voluto avere maggiori informazioni sui draghi, sulle loro leggi, su come ciascuno di loro sia legato ai personaggi… Insomma, sembra proprio che manchi un libro, o parte di esso, in cui è stato scritto tutto ciò.

Capisco che, ai fini narrativi, servisse che i personaggi svenissero, data l’enormità di energia da loro utilizzata per combattere, ma svengono un po’ troppo spesso!

 

Anche qui – ma non è assolutamente una colpa dell’autrice – troviamo la leggenda del filo rosso del destino. Bellissima, come sempre, ma davvero inflazionata!

 

Consiglio comunque di leggerlo, perché è abbastanza leggero e molto veloce.

 

firma Claudia

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