Recensione “Tallowwood” di N. R. Walker

Casi irrisolti, omicidi, bugie e una verità inimmaginabile.

Il detective di Sydney August Shaw ha passato gli ultimi dieci anni a risolvere casi freddi. Dalla morte del fidanzato, otto anni prima, August lavora da solo, vive da solo, è solo, ed è esattamente così che vuole che restino le cose. Il lavoro è tutta la sua vita, ed è convinto che una serie di suicidi irrisolti siano legati a quello che potrebbe essere il peggior serial killer australiano di sempre. Il problema è che nessuno gli crede.

L’agente capo Jacob Porter ama la sua vita nella piccola città di Tallowwood, nel mezzo delle foreste pluviali nel nord del New South Wales. Gestisce campi estivi per i bambini indigeni, gioca a rugby con gli amici, ha una famiglia molto unita ed è l’agente di collegamento locale tra il mondo LGBTQIA+ e quello indigeno.

Quando vengono trovati dei resti umani nel campeggio della Riserva di Tallowwood, il nuovo caso di Jake si rivela essere collegato a quelli irrisolti di August, e anche lui concorda che non si tratti affatto di suicidi. Sono dalla stessa parte e affrontano un ostacolo dopo l’altro. Anche quando vengono trovati altri resti, sembra che non riescano a guadagnare terreno.

Ma dopo il rinvenimento del corpo di un collega poliziotto, ucciso con lo stesso modus operandi, il caso non può più essere ignorato. August e Jake devono rintracciare l’irrintracciabile prima che l’assassino faccia un’altra vittima o che riesca a fermare uno di loro, definitivamente

 

 

Hi readers Sale e Pepe,

Per inaugurare (anche se un po’ in ritardo) le mie recensioni del 2022, oggi vi parlo di una delle prime uscite della Triskell edizioni di quest’anno, che ringrazio immensamente per la copia arc. Sappiate che non potevo iniziare meglio di così.

Mi riferisco a “Tallowwood” di N. R. Walker, autrice che amo e di cui trovate diverse mie recensioni in blog.

Questo, secondo me, è uno dei suoi libri più “fuori dagli schemi”, di solito quest’autrice punta su storie mooolto dolci, romantiche ma un po’ sofferte. Stavolta, seppur tutti questi elementi ci sono, non è la storia d’amore a farla da padrone ma il mistero da svelare e il dolore dietro di esso, non solo quello dei protagonisti ma di un’intera comunità, quella lgbt.

In questo Poliziesco/thriller con sfumature romance lgbt, il detective August Shaw si occupa dei cosiddetti cold case, casi irrisolti le cui piste si sono ormai “raffreddate”: una chiamata inaspettata riapre proprio uno dei suoi casi più eclatanti, una serie di ragazzi gay uccisi, ma fatti sembrare come suicidi.

Sarà l’agente Jacob Porter di Tallowwood a fare la chiamata che cambierà per sempre, non solo il lavoro del detective Shaw, ma anche la sua vita.

Jake e August sono…diversi, che più diversi non si può, ogni singola cosa di Jake è l’opposto di August, se quest’ultimo è il grigiore dell’inverno, Jake era il sole dell’estate. Se August era la notte, Jake era il giorno.

Burbero, scontroso e solitario, August “vive” solo per il lavoro e nient’altro, ecco perché Jake, col suo carattere solare, aperto e vitale, lo sconvolge sin da subito. Il suo modo di fare e di vivere con la comunità come se fosse un tutt’uno e da essa traesse energia, fa aprire gli occhi ad August su quanto sia triste e desolata la sua vita.

La loro chimica è innegabile e la cosa più interessante da vedere e da leggere, sin da subito, è proprio la dicotomia caratteriale e il modo in cui si mescolano.

Anche in un clima così tetro e triste, dove la morte è intorno a loro, il delicato flirtare, le piccole battute e, in generale, il modo in cui la dolcezza di Jake scioglie August, sono un mix fantastico, il tutto in un lento climax di sentimenti che crescono pian piano in uno slow burn perfetto.

 

“«Sono un… Sono un disastro.» «No, non lo sei. Sei sempre tu. Sei solo composto da parti diverse, ora. Ci sono nuovi pezzi di chi sei. Non sono sbagliati o rotti, sono solo differenti da come eri prima. E questo va bene. In realtà, è una buona cosa. Dovresti essere diverso dopo tutto quello che hai passato. Significa che sei umano. Non hai bisogno di stare solo. Ti serve solo qualcuno che sappia come si ricompone il tuo puzzle.»”

 

Il caso che i due agenti seguono sarà davvero intrigante e, anche se sono riuscita a svelare almeno in parte il mistero, ho adorato come l’autrice ha creato l’intrigo narrativo e come “realisticamente” si sono svolte le cose.

Quindi, a chi consiglio questo libro? Certamente a chi ama il romance, perché anche se non è la parte principale, l’amore c’è ed è davvero bellissimo vederlo nascere. Invito, però, anche i lettori non romance e chi invece ama i polizieschi/gialli/thriller a leggerlo, perché sono certa che, seppur non sia un libro puramente giallo/thriller, conquisterà anche voi.

Inoltre, faccio un ulteriore complimento all’autrice per aver parlato in maniera così delicata, ma allo stesso tempo incisiva, dei crimini contro la comunità lgbt (in tutte le sue forme) e del razzismo insito nella nostra cultura.

 

 

firma Claudia

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