Recensione “Sulle tracce del tesoro di Hitler” di Arthur Brand

L’incredibile storia vera dell’investigatore che si avventurò tra ex nazisti, nostalgici del regime e trafficanti d’arte per realizzare un’impresa impossibile

2014. Lo storico dell’arte Arthur Brand – che affianca all’attività di esperto quella più insolita di ricercatore di opere trafugate – si reca a Livorno per incontrare una sua vecchia conoscenza: il re dei contrabbandieri Michel Van Rijn.

Qui si imbatte in una fotografia dei Cavalli di Hitler, due statue alte oltre quattro metri commissionate dal Führer allo scultore Thorak per ornare il palazzo della Nuova Cancelleria del Reich. Ma quelle statue non erano state distrutte durante i bombardamenti su Berlino? Come sono finite sul mercato nero? Agendo sotto copertura per rintracciare i Cavalli, il cacciatore di opere d’arte si addentra in un terrificante mondo parallelo in cui i cimeli del Terzo Reich vengono venduti per milioni di dollari: una rete di cui fanno parte ex nazisti, ex membri della Stasi, loschi trafficanti ed ex agenti del KGB attivi nella Germania dell’Est.

La posta in gioco diventa sempre più alta, mentre Brand prepara con cura la sua trappola per catturare le menti criminali che mirano a vendere le statue per cifre da capogiro. Come riuscirà a consegnarli alla giustizia prima che scoprano la sua vera identità?

 

Amo questo genere di letture molto dettagliate, ricche di descrizioni storiche, intrighi, segreti e storia, un bel mix di suspense e di protagonisti.

Le indagini dell’investigatore Brand in un romanzo emozionante e spettacolare.

Un viaggio nell’Europa dei nostri giorni in cerca di un passato ancora da scoprire.

Che fine ha fatto l’immenso tesoro artistico di Hitler?

Amsterdam, Monaco, Colonia, Livorno e poi ancora Heikendorf, alla ricerca di quelle statue scomparse nel nulla, settant’anni dopo la fine della guerra e dopo numerosi cacciatori di tesori che hanno scandagliato ogni angolo d’Europa.

Molti sono i personaggi che entrano in scena che, con consigli, proprie ipotesi, indizi, ricordi e ricerche hanno aiutato il nostro protagonista a stilare la sua tesi e dare prova del proprio pensiero.

Come possono essere passati inosservati al confine più sorvegliato al mondo?

Un mistero tutto da scoprire, un viaggio adrenalinico, una riscoperta e uno sguardo fuori dagli orrori della guerra, dove anche l’arte ha avuto la sua parte e ha fatto la sua guerra.

 

firma Claudia

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