Recensione “Sulle orme della passione” di Mathilda Blake

 

 

 

 

Da quando suo padre è morto, Andrea Cooper, naturalista ribelle e sognatrice, ha in animo una sola missione: portare a termine le ricerche sui lemuri da lui avviate in Madagascar, così che nessuno possa accaparrarsene il merito. Andrea ha già sperimentato il soffocante ambiente accademico inglese e sa cosa vuol dire essere discriminata in quanto donna. Nondimeno, decide di partire, anche per dimenticare una cocente delusione d’amore. Ma una ragazza non può viaggiare da sola in una terra tanto selvaggia: sarà l’affascinante Derek Heston ad accompagnarla. Originario delle Americhe, anche Derek convive con le sue ferite. La passione e l’avventura diventano per entrambi un balsamo potente…

Nuovo romanzo della bravissima Mathilda Blake che ci offre sempre nuovi scenari e nuove avventure. Questa volta ci porta in Madagascar, in un mondo incontaminato e ricco di flora e fauna, ma anche di grandi sentimenti.

Andrea è una donna vissuta nella seconda metà dell’Ottocento e ha avuto la grande fortuna di avere un padre che non solo era uno studioso naturalista, amico e ammiratore di Darwin, ma era anche un uomo dalle idee progressiste che ha insegnato alla figlia tutto ciò che sa. Purtroppo l’ambiente accademico inglese non era ancora pronto ad aprire le sue porte alle donne e all’ uguaglianza fra i sessi, così le idee del padre rischiavano di andare perdute o peggio rubate da uno dei suoi studenti, mentre il lavoro più grosso come aiutante lo aveva sempre svolto proprio Andrea. Per questo motivo ha deciso di partire per il Madagascar, per rendere onore al padre e al suo lavoro.

Ecco che i grandi sentimenti di cui parlavo all’inizio si fanno vedere, ma ce ne sono altri. Andrea infatti ha un grande rispetto per la natura, così come per gli usi e costumi degli indigeni che l’accoglieranno con gioia. A suo rischio e pericolo salverà degli animali catturati da uomini senza scrupolo, per arricchire gli zoo occidentali ma anche per farsene vanto. Andrea da idealista non può voltarsi dall’altra parte, è più forte di lei. Il grande rispetto e il grande amore che nutre per la natura le dà il coraggio di agire.

In queste pagine non solo ho sentito il profumo dei meravigliosi fiori africani, gustato i colori dei suoi tramonti, gioito alle risa dei bambini, ho anche percepito il profondo legame che l’autrice stessa nutre per il mondo animale e per la natura in generale, un amore che conquista, che fa riflettere, che contagia. In un mondo che corre e che inquina senza criterio ci aggrappiamo a queste oasi di amore per il nostro pianeta e non possiamo rimanerne indifferenti.

E in questo clima di amore per la natura non poteva mancare anche l’amore per un uomo, un uomo come Derek, che ha subito diverse ferite e altrettanti smacchi dalla vita, che ha amato e si è visto sbattere la porta in faccia in nome del denaro e del consumismo, quello stesso spirito che porta il pianeta sull’orlo del baratro. Ecco allora che nonostante i battibecchi e le differenze fra Andrea a Derek, i loro animi non possono che incontrarsi e riconoscersi in nome di quel grande amore che li lega al creato.

Amore, avventure, colpi di scena, passione e molto altro in questo romance storico che appassiona e conquista, diretto dalla penna sicura e fluida di Mathilda Blake, ormai una garanzia per chi la segue con stima e interesse.

Consigliatissimo!!!

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