Recensione “Stormy” di Raffaella Giordano

 

 

 

 

Quarant’anni, ex Colonnello dell’Aeronautica militare (ora pilota di voli privati), un torbido passato che lo tiene sveglio la notte e un unico brutale errore che gli ha incasinato per sempre la vita. Malik Moore è l’uomo perfetto per una notte indimenticabile, quello più sbagliato per renderti felice. Non ha regole, se non quelle che detta lui per sottomettere le donne al suo piacere. Accettare l’incarico di scortare e proteggere una ricca e viziata mocciosa, sarà una tortura per lui, specialmente dal momento in cui i suoi occhi percorreranno avidamente ogni centimetro di quelle curve sexy e morbide, che portano il nome di Deva Ferrari.

Un corpo da donna e un viso da bambina, un mix letale e difficile da ignorare. Soprattutto se, tolta la maschera di perfezione dietro cui lei è costretta a proteggersi, resta solo una bellissima e fragile creatura che prova in ogni modo solo a farsi amare. Domarla? Impossibile. Assecondarla? Da pazzi. E allora, cosa resta ad un uomo rotto e perduto, se non cercare in Deva quella salvezza che nemmeno pensava di volere più?

Secondo della serie Sky Men, scritto questa volta da Raffaella Giordano, il protagonista è un uomo vissuto e maturo con un trascorso non indifferente, un passato che porta con sé i suoi demoni da sconfiggere.

Un quarantenne contro la ventenne ricca e viziata di turno, il Bdsm sullo sfondo.

Veder cadere il grande Malik Moore è stata pura magia e un’emozione unica; una storia ricca, seppur breve, e anche se i clichè ci sono tutti, l’autrice li ha saputi sfruttare appieno lasciando il lettore esterrefatto.

Miss Deva Ferrari e la sua indole ribelle, quel suo lato celato alle luci dei riflettori e alle pagine di gossip, il suo cuore in perenne subbuglio.

Lei la sua sfida, la sua adrenalina, colei che sarà capace di sconfiggere quei suoi demoni. “Altezzosa, antipatica e fottutamente bella”

“Devo andare via prima che la mia natura contamini la sua purezza.”

Malik e il suo passato, la sua natura di dominante che cede il passo all’amore, a quel cuore che a ogni piccolo sguardo perde un battito.

“Non avrei dovuto toccarla, maledizione! Va contro la mia etica, va contro ogni mia regola morale… Questa ragazzina rappresenta un pericolo, uno bello grosso, me ne accorgo all’istante.”

Houston abbiamo un problema! E bello grosso direi. I confini verranno superati, i sentimenti verranno sbandierati e la differenza di età non sarà l’unico ostacolo tra i due amanti.

“Sei tu il mio problema, Deva Ferrari, tu e quelle dannate labbra, tu e il profumo della tua pelle, nata solo per mandarmi al manicomio.”

Proteggerla da se stesso, la sua unica promessa. Amarla, la sua “caduta di stile.”

 

firma Anna

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