Recensione “Solo un oceano” di Ageya A.

 

 

 

Quohi è una bambina cherokee, ha solo nove anni quando si consuma una tragedia nella comunità in cui vive. Viene separata dal suo unico punto di riferimento, dal suo mondo, da suo padre: Udilaga.

Erick Cleveland Spencer è un duca ed un armatore; anche lui ha perso il padre. Per mano degli indiani. E’ stato mutilato e sfigurato.

Gli viene affidata una bambina pellerossa e, con essa, la possibilità di vendicarsi.

Quohi è una guerriera irriverente, Erick un manipolatore fenomenale.

Ed è subito odio.

Poi curiosità.

Affetto.

Passione.

Amore.

Quohi guarda l’Inghilterra dell’epoca vittoriana con gli occhi di una cherokee che non rinnegherà mai la sua identità culturale.

Erick assiste all’inevitabile genocidio materiale e spirituale degli indiani con gli occhi disincantati di uno scaltro duca inglese.

Il passato è un macigno, e si trasformerà in una guerra. La loro guerra.

Ma il vero conflitto sarà quello che Quohi ed Erick dovranno affrontare per combattere i fantasmi del loro passato personale e l’eredità di sangue che si trascinano dalla nascita.

Quanto è lontana la riva sicura oltre l’Oceano che li separa? Come percorrere una distanza del genere senza sprofondare nell’ abisso come tutti coloro che li hanno preceduti?

Questa è la storia di quel percorso.

Meraviglioso questo romanzo, l’ho gustato pagina dopo pagina con l’animo straziato, perché sin dalla sua apertura si entra in un mondo fatto di soprusi e sofferenza, fatta di vittime che a volte diventano carnefici, fatta di amore e affetti privati, di morte e genocidi, di gelosia e voglia di possesso. In mezzo a tutto questo marciume però c’è anche la speranza, la voglia di riscatto, il bisogno di trovare quel briciolo di umanità e di amore che ogni essere umano brama e necessita.

Quohi nasce dalla violenza di un bianco nei confronti di una bellissima e fin troppo giovane indiana. Erick diventa orfano di padre e sfregiato a soli otto a causa della violenza di alcuni indiani.

Quohi a nove anni viene rapita da degli inglesi e allontanata dal suo patrigno per vendetta. Erick fa rapire una bambina e vende suo padre per vendetta.

Quohi viene presa sotto l’ala protettrice da Erick che gli fa da tutore e la cresce al meglio delle sue possibilità.

Vittima e carnefice oppure due vittime della stessa medaglia? Le sfumature sono troppe troppo mescolate fra loro. La battaglia incombe ed entrambi sono abili lottatori. Lei è vita, è istinto puro, è bellissima e tutti la vogliono possedere e domare. Lui è oscurità, è astuto e temibile, è orrendo e sfregiato e nessuna donna, nemmeno a pagamento, ha mai voluto baciarlo.

Un amore che supera l’odio, che supera le differenze di età, di estrazione sociale, di bellezza, di eleganza, di potere e astuzia. Un amore che nasce dall’odio, si trasforma in passione, quasi in incesto, che cresce nelle spire del mistero e della cupidigia, ma che ogni tanto vede la luce, la devozione, la purezza. Che grazie alla musica unisce due animi devastati ma forti e fieri, che vicini si odiano ma insieme fanno faville.

Un romanzo che ti lacera l’animo, che ti coinvolge nello spirito e nella mente, ma che irretisce anche i sensi. Un romanzo lungo e complesso ma che vorresti non finisse mai. Un romanzo che narra di un genocidio ma da esso fa sbocciare un fiore profumato e prezioso.

Consigliatissimo!!!

ELEONORA

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