Recensione “Solo per te” di Andrew Grey

 

 

 

 

 

L’unica strada che porta alla felicità è la libertà: la libertà di vivere – e amare – seguendo il proprio cuore. Per conquistarla un ragazzo dovrà usare tutto il suo coraggio, ma non si troverà a combattere da solo.

Nella piccola città conservatrice di Sierra Pines, in California, il reverendo Gabriel è la legge. Suo figlio Willy segue i suoi precetti, finché a Sacramento non conosce un uomo. Quando lo incontra di nuovo nella sua città natale, comincia a frequentarlo proprio sotto il naso del padre.

Reggie è il nuovo sceriffo di Sierra Pines. La sua dedizione al lavoro gli impone di non ostentare la propria sessualità; quando rivede Willy, però, non può impedirsi di pensare che loro due siano fatti per stare insieme. Decide comunque di mantenere il segreto di Willy fino al momento in cui il ragazzo non sarà pronto a mostrare al mondo chi è veramente. Oltre all’ostilità della chiesa e degli abitanti della città, Reggie dovrà affrontare anche i pericoli legati al suo lavoro, che rischiano di porre fine alla sua storia d’amore con Willy ancor prima che questa riesca a spiccare il volo.

Andrey Grey non delude mai e anche con la storia tra Reggie e Willy ci regala un amore molto bello, capace di coinvolgere il lettore fino all’ultima pagina.

Siamo nella cittadina di Sierra Pines, in California, dove la parola del reverendo Gabriel è considerata legge per tutti. Anche suo figlio Willi fa le spese delle sue idee retrograde e conservatrici, che gli imporrebbero di seguire la sua strada. Willy non si ribella, ma di nascosto una sera va in un locale gay, sperando che almeno lì riesca in qualche modo a sentirsi al suo posto.

Ma è come un pesce fuor d’acqua in quel luogo dove tutti sembrano essere sicuri di se stessi mentre lui è ancora spaventato e inesperto. A offrirgli un aiuto ci sarà Reggy. Tra i due l’attrazione sarà immediata ma la differenza di esperienza e di età la metterà a freno, almeno fino a quando i due non di rincontrano a Sierra Pines, dove Reggy sta assumendo il ruolo di sceriffo.

Nessuno dei due può ostentare la propria omosessualità, anche se Reggy non ha nessuna intenzione di negarla, e il loro amore nascerà in sordina fino a quando Willy non si sentirà pronto a affrontare suo padre e la propria sessualità a testa alta.

È una bella storia, il conflitto narrato viene trattato con delicatezza, senza troppi drammi. Non per questo però viene banalizzato anzi, l’autore è stato a mio avviso capace di interiorizzare molto bene i personaggi, dandocene un’immagine chiara e completa.

La lettura non è noiosa, forse a tratti un po’ lenta, ma non toglie nulla alla bellezza della storia, anzi per certi versi forse la arricchisce. Sicuramente una lettura che consiglio.

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