Recensione “Sinceramente tua” di Sara ney e Meghan Quinn

 

 

 

Peyton ha una gigantesca cotta per il suo capo. A lei non importa che sia considerato un bastardo arrogante, il sadico dell’ufficio. Semplicemente non riesce a resistere al fascino magnetico dei suoi occhi. Ed è convinta che fuori dal posto di lavoro ci sia un uomo affascinante, tutto da scoprire. Così, dopo una notte ad alto tasso alcolico, invia una e-mail anonima, confessando i suoi sentimenti… focosi.
Quando Rome riceve il messaggio, non sa cosa pensare. Naturalmente è inappropriato, e poi è probabile che sia uno scherzo. Ma ne è davvero sicuro? Una parte di lui vorrebbe andare a fondo, perché, anche se fatica ad ammetterlo, è intrigato. Era da tanto tempo che qualcuno non riusciva a farlo sorridere. Chiunque sia questa donna, vuole trovarla. Anche se sa che risponderle potrebbe essere un grandissimo errore…

Innamorarsi del capo? Il clichè dei romance. La bravura sta nell’autrice che deve mescolare bene gli ingredienti dando quel tocco di sapore nuovo e una ventata di aria fresca.

La lettura si presenta come la solita storia, ma durante la lettura ti immergi negli animi dei protagonisti. Mi sono divertita a leggere quelle e-mail tra RomeBlackburn e HandsRomingMyBody, quel CST (cordialmente, sinceramente tua), divertita per i pensieri sconci di lei e i non pensieri sconci di lui, il suo frenarsi, la sua voglia di deviare il pensiero su di lei.

In questo romanzo non è lui che fa il primo passo, anzi il protagonista è dedito al lavoro, non ha relazioni nè sfoghi di alcun genere, vive una vita abbastanza salutare e rispetta appieno orari e quant’altro.

“Vuoi che mi fidi di te? Riesco a malapena a concentrarmi quando ci sei tu, Peyton. Non mi fido neanche di me stesso quando sei in giro. Non mi fido perchè potrei rovinare il rapporto professionale che abbiamo.”

Lui e il suo decalogo delle norme sul posto di lavoro, lui è Mister perfezione.

“Tu mi farai impazzire. – Bene… Voglio parti perdere il controllo… Sto per mettere sottosopra tutto il tuo mondo. – Non lo sa? Lo ha già fatto.”

E’ stata una lettura soft, bella al contempo, semplice eppure da batticuore, due protagonisti che faranno trascorrere quel paio d’ore tra piccole risate, l’ironia nelle conversazioni , quell’amico strambo e troppo forte.

Mi sono divertita tra le pagine ed innamorata del capo, lo ammetto sono una delle tante che fantastica su storie del genere: Segretaria-boss.

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