Recensione “#SayYes – Abito da sposa cercasi” di Cinnie Maybe

 

Rebecca Gilbert ce l’ha quasi fatta: è a un passo dal diventare fashion director di Bridal, la boutique di abiti da sposa più glamour di tutta Londra. Certo, qualcuno direbbe che ha dovuto sacrificare la sua vita privata per la carriera, ma che importa? L’unica persona con cui mantiene un rapporto amichevole è il suo vicino di casa, Patrick, che non perde occasione per prendersi gioco di lei a causa di questo: lavoro, lavoro troppo lavoro e mai una relazione sentimentale. Almeno finché Harry non entra in scena… o meglio, in atelier. A Becky basta trascorrere una serata con lui per vedersi sconvolgere l’esistenza, e non nel modo romantico che si sarebbe aspettata: guai in vista, e molto grossi! A partire dalla promozione per finire con l’amicizia di Patrick. Ma non tutto è perduto… E se bastasse soltanto dire sì alla felicità?

 

Rebecca è da sempre innamorata del migliore amico di suo fratello, Patrick.

Esperta conoscitrice di abiti da sposa, riesce, con la sua empatia, a trovare l’abito giusto per ogni sposa. Un dono, il suo, che non riesce a utilizzare nella vita di tutti giorni.

 

Dopo che tutti – amici e la sua famiglia – le dicono che deve vivere un po’ invece di lavorare e basta, decide di uscire per un appuntamento con Harry, fratello di una delle future spose che ha aiutato.

Se, dapprima, Harry affascina anche noi, più avanti capiamo che razza di idiota lui sia, quando fugge dopo che Rebecca gli confessa di essere rimasta incinta, dopo la loro unica notte di sesso.

 

A sostenerla in tutto e per tutto, anche per quanto riguarda la gravidanza, c’è Patrick. Tra loro volano tante brutte parole, ma si capisce bene che è perché tengono l’uno all’altra. La loro è una lunga storia di amicizia che, un giorno, sfocia in un bacio appassionato che non farà che complicare ogni cosa.

Tanti sono i problemi tra i due, la gelosia in primis…

Quando Harry torna sui suoi passi, sembra volersi prendere la responsabilità delle proprie azioni… ma ci chiederemo se quel “sembra” sia la parola chiave. Ci fidiamo? Rebecca lo fa, gli dà una possibilità perché non vuole lasciare il suo futuro bambino (o bambina?) senza un padre.

Rebecca ci prova, ma non capisce una cosa fondamentale: quanto sia egoista. È una di quelle persone che lancia il sasso poi nasconde la mano perché così facendo pensa di fare del bene; non riflette mai su cosa sia meglio per gli altri, non si rende conto di usare le persone finché, un giorno, non le viene spiattellato in faccia.

Ho amato la caratterizzazione di questo personaggio perché c’è una fantastica psicologia dietro. Ho adorato Laurie, non ne avevo mai abbastanza!

Ho amato tutti i vari personaggi, ognuno con un ruolo ben chiaro e definito, che hanno fatto sì che il romanzo fosse ancora più speciale.

 

Ormai leggo Cinnie da diverso tempo e questo romanzo è stato il primo cartaceo che ho comprato tra i suoi, ma era rimasto lì, non letto, solo perché avevo sempre altre priorità. Errore gravissimo, fortuna che l’ho recuperato dalla pila dei TBR!

Mi piace come scrive e il suo modo di alleggerire ogni cosa, pur rendendoti partecipe della storia e delle emozioni provate dai personaggi. Penso che l’autrice abbia una straordinaria capacità di catturare il lettore e accompagnarlo in una lettura che può essere più o meno leggera, ma sempre dolcissima.

Annoverata, ormai, tra le mie autrici italiane preferite, non mi farò più sfuggire uno dei suoi romanzi!

 

 

firma Claudia

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