Recensione “San Basilio vs Parioli” di JD Hurt

 

Cattivo

È la parola che mi sento ripetere da quando avevo due anni; sono anche le consonanti che mi definiscono meglio. Roma ribolle dei miei guai. I danni che provoco sono il mio cibo; ma un uomo ha bisogno anche dei liquidi per sopravvivere, giusto?

Leiè la mia acqua. Solo una vittima sacrificale può farmi stare bene. Azzurra Pace diverrà presto una cosa da gestire a mio piacimento. Il motivo? Ve lo state chiedendo sul serio?

Esistono tante ragioni; la più importante è che sono marcio dentro. Domandate di me ai Parioli. Io sono Valerio Orsini, il terrore dell’Urbe.

 

Un Concorde

È così che mi sento. Volo nel mio cielo e sbaraglio ogni ostacolo.

Lo farò anche con lui. Non so perché Valerio non mi dia pace. Siamo diversi, due opposti che danzano su triangoli scaleni. Io vengo dalla periferia di Roma, lui dai salotti. Ma almeno una cosa in comune ce l’abbiamo: ci odiamo. E quando una che appartiene a San Basilio odia, crolla l’Urbe. A me basta far franare il suo ego. Sono Azzurra Pace, romana fino al midollo. Valerio Orsini non mi distruggerà.

Lo giuro su ogni mattone del mio quartiere.

 

Primo volume della nuova serie della Hurt e, che dire, adrenalina, passione; un dark misto a mafia romance, sangue e violenza a fiumi e quel spiraglio dettato dall’amore: casuale, imprevedibile, caotico.

La scrittura della Hurt è un mix letale, ad ogni sua pagina rimani a corto di fiato, cerchi inavvertitamente di correre nella lettura per sapere, andare oltre, per poi  ritrovarti alla fine spoglia, stanca, volendo solamente ricominciare il viaggio.

Siamo a Roma,  San Basilio, a “uno sparo di fucile dai quartieri raffinati di Roma nord”; Azzurra e Valerio, “Sei quella cazzo di giornata infinita dell’estate scandinava”, quel sole che brucia l’anima, un’anima condannata all’inferno sia in terra che nell’oltretomba.

Non c’è bontà nei libri della JD, non c’è luce né  tenerezza, eppure quell’amore descritto ti annienta, inondandoti come un uragano. “L’amore è reale, è oro mischiato all’acciaio. Qualcosa che, a differenza degli altri metalli, sfida il logorio del tempo, rimanendo intatto.”

Io ho sentito quell’amore spogliarmi e lavarmi dallo sporco, rinascere con una luce suprema: ecco la potenza dell’amore.

 

 

 

Anna

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