Recensione “Rootless Amber” di Marta Arvati

 

 

 

 

Niklas Lennart Einar Bielke non riesce proprio a mettere radici o a stare fermo nello stesso posto troppo a lungo. Ama l’avventura, le isole tropicali e il parkour. Beh, niente da ridire, se non fosse che (suo malgrado) è l’erede al trono di un piccolo Stato indipendente della Svezia e che la sua famiglia non veda l’ora di fargli mettere la testa a posto. L’unico motivo che spinge Niklas a tornare a palazzo è il matrimonio della sua sorellina Sofie, per cui stravede. Peccato che, proprio come in un bizzarro déjà-vu, in quella stessa occasione, una ragazza dagli occhi ambrati e la stramba abitudine di fuggire dalle feste reali dalla finestra, stia nuovamente tentando la fuga. Niklas e Amber hanno costruito un’intera amicizia sulle fughe dalla realtà, qualcosa di bruscamente interrotto da un bacio, seguito poi da un sonoro schiaffo. E se quel conto in sospeso diventasse una nuova irresistibile avventura per il nostro giovane principe? E se una banale sfida costringesse entrambi a fare davvero i conti con i propri sentimenti?

 

Ricordate: più proverete a scappare dai vostri desideri, più loro vi inseguiranno e alla fine vi troveranno. Perché, se c’è una cosa da cui non puoi proprio fuggire, beh, è… l’amore.

Non c’è un principe in questa serie con la testa apposto, con il suo cavallo bianco pronto a difendere la principessa di turno.

Mi ha fatto impazzire in ogni suo volume e la maggior parte delle volte volevo entrare nel libro e picchiare qualcuno, soprattutto i principi in questione, e questo ultimo volume non è da meno.

Il presuntuoso, quanto altezzoso principe Niklas ritornerà dal suo lungo viaggio e stravolgerà ancora una volta la vita di Amber.

Niklas è un tracciatore (mi sono dovuta documentare su questo aspetto, ero palesemente ignorante, in merito), pratico in Parkour, ama le sfide, il gioco e come la stessa autrice lo identifica: un giocatore nato.

Amber è la ragazza della porta accanto, dedita alle fughe di palazzo, lei sarà la sua sfida più appetibile, il ricordo di quell’amore d’infanzia destabilizzerà il nostro avventuroso principe.

Marta Arvati ha un dono, la scrittura, e qualsiasi storia scriva prende vita e ti ruba il senno. Ho sognato di questo principe fuori dal normale, ribelle e amabile, ho sognato e percepito tutto, le emozioni del primo bacio, i ricordi di quell’amore sopito nei ricordi mi ha scombussolato.

So che il lieto fine è d’obbligo in questo genere, però non è scontato ed è il punto di forza.

Una favola dei giorni nostri, un principe che non ama le regole, una principessa che gioca a “scappa che ti prendo”.

ELEONORA

 

5 stelle
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