Recensione “Riscatto e ginseng” di Monia Sheldy

 

Lara ama la vita, il suo lavoro e il ginseng. Non a caso, lavora come assistente in un noto studio commerciale. Ma il suo titolare, il dottor Terenzi, è prossimo a cedere il proprio ‘trono’ alla nuova generazione. In assenza di figli propri, però, la scelta dovrà ricadere su uno dei suoi nipoti, ed è così che avrà inizio una sorta di rivalità tra i due cugini Massimo e Flavio. Diametralmente opposti per carattere e ambizioni personali, entrambi si troveranno a lavorare a stretto contatto proprio con Lara che subirà, quasi inevitabilmente, il fascino del cugino più ombroso e solitario. Sarà proprio Flavio a capire l’ingenuo interesse di questa ragazza solare nei suoi confronti, interesse che proverà in tutti i modi a sfruttare a suo esclusivo vantaggio.

Ma, non appena tutti i nodi verranno al pettine, l’eccitante e seducente relazione tra Lara e Flavio, verrà troncata senza alcun ripensamento. Rimasto solo, lui si interrogherà sui propri sentimenti e sul suo legame con l’unica ragazza che lo abbia mai davvero messo alle strette. E se alla fine dei conti il suo piano gli si fosse ritorto contro? E se l’improvvisa lontananza da Lara lo rendesse scontroso e irrequieto? Basteranno una manciata di scuse e generose dosi di ginseng a farsi perdonare?

 

 

Una lettura piacevole, due protagonisti maschili che sono lo Ying e lo Yang, giorno e notte.

Simpatico uno, scontroso e sempre sulle difese l’altro; e lei? Lei è la segretaria che dovrebbe appoggiarli.

La nostra protagonista è tutta sorrisi e gentilezze ma con Flavio tirerà fuori il suo lato peggiore.

Il carattere spigoloso di Flavio intriga molto e con Lara vanno a braccetto, gli opposti che si attraggono; è un office di tutto rispetto con sviluppi sorprendenti e una trama ben coinvolgente.

E’ antipatia che porterà l’amore, ma il percorso sarà abbastanza sofferto.

Primo libro che leggo dell’autrice, appena esordiente in casa Brightlove (PubMe): un buon acquisto.

Cosa ho apprezzato maggiormente? La location è italiana, quindi finalmente sogniamo in casa, lo stile della narrazione è abbastanza semplice e leggero, il tutto rende la lettura piacevole e scorrevole.

 

 

Anna

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