Recensione “Right Queen” di Melissa Ciampini

 

 

 

Ero poco più di un ragazzino quando sono finito dietro le sbarre. Condannato per omicidio, la Creek Prison è diventata la mia nuova casa. Una casa che sa di inferno, in cui le dure regole e le punizioni mi hanno inevitabilmente trasformato nell’uomo più indolente di sempre.

Fidarmi di qualcuno non rientra tra le mie opzioni. Tutto però cambia quando la mia passione per i poeti e la mia solita sfiga mi portano ad assaggiare un piccolo pezzo di paradiso: la psicologa Kathryn Lexi Lemoine.

Mi bastano pochi incontri per capire che lei è la regina delle scelte giuste, la classica e irreprensibile professionista, apparentemente impossibile da corrompere.

Dopo dodici anni chiuso in cella e a poche settimane dalla mia scarcerazione, non dovrei proprio mettermi nei guai, ma il desiderio di possederla mi annebbia il cervello e manda all’aria tutti i miei buoni propositi. Del resto, il confine tra scelte giuste e sbagliate, sta sempre esattamente nel mezzo, e a volte non siamo altro che vittime dell’ennesimo scherzo del destino.

Quando ho conosciuto Kathryn non avevo idea che stavamo entrambi per commettere l’errore che avrebbe cambiato per sempre le nostre vite. Ed ora eccoci qui: l’integerrima donna che mi ha fatto impazzire sarà disposta a mettere tutto in discussione per uno come me? Sono Sebastian Hamilton e io, per lei, sono il Re degli errori.

Eh, signore mie, tenete a portata di mano sali e defibrillatore perché questo romanzo vi farà avere dei mancamenti!

Kathryn e Sebastian non potrebbero essere su pianeti più lontani, ma una circostanza particolare li fa incontrare.

Cosa potrebbero avere in comune la “regina delle scelte giuste”, psicologa altolocata, bellissima e un detenuto per omicidio, impulsivo ma tanto affascinante da essere degno di una copertina? Nulla, in teoria, se non quella attrazione pazzesca che li travolge immediatamente, quegli occhi che non riescono a scollarsi quando entrano in contatto, quel desiderio di poter stare insieme che le circostanze e la società non consentono.

Lei ha un nome, una reputazione da mantenere, due figli e un ex marito fedifrago che la bloccano, lui una condanna che macchia il suo nome e il suo futuro. In carcere è riuscito a laurearsi, a farsi rispettare, ma rimane sempre un omicida agli occhi del mondo.

La cosa giusta (o quella sbagliata?) sarebbe quella di lasciare il mondo fuori e scegliere la felicità, ma proprio non vogliono capirlo. Innalzano muri, chiudono porte, indossano le corazze delle loro esperienze, ma poi quegli occhi… quei brividi… quelle parole sussurrate… quelle citazioni poetiche che mai si sarebbe aspettata di sentire uscire dalle labbra di un uomo con un passato così pesante. Com’è possibile trovare l’anima affine nel detenuto che stai seguendo nel suo percorso psicologico in carcere? Sentimenti ambivalenti: dovrei temerti ma mi attrai, tremo, si, ma dall’eccitazione.
L’amore riuscirà a vincere sui pregiudizi? Potrà fare breccia nelle barriere e fare avvicinare due persone così diverse?

Ebbene, questo romanzo è di una tensione erotica pazzesca, fa battere il cuore e tifare per i due protagonisti. Scrittura dura, tagliente, eccitante. Doppio pov per incontrare i pensieri, i dubbi e le emozioni dei due bellissimi protagonisti.

“Nella mia vita ho sempre deciso di fare le scelte giuste quelle responsabili anche se non sempre mi hanno portata a essere felice. questa volta non ci riesco, la scelta giusta sarebbe lasciarmi te alle spalle, Ma se questo significa perdere l’occasione di stare con te anche solo per due giorni, allora scelgo quella sbagliata”

“Sei il peccato che mi concederei all’infinito”

Per i contenuti erotici il romanzo è consigliabile ad un pubblico adulto.

firma Anna

firma Claudia

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