Gli opposti si attraggono, lo sanno tutti. In effetti non c’è altra ragione al mondo che spieghi l’attrazione di Summer De Laurentis – bella, ricca e dallo stile impeccabile – per Colin Fitzgerald, giocatore di hockey super tatuato, fissato con i videogiochi e insopportabilmente nerd. Tanto più che lui la considera superficiale e snob, e questo non depone affatto a suo favore. Eppure Summer non riesce a smettere di pensare a lui. E le cose non sono certo migliorate da quando vivono sotto lo stesso tetto… Già, perché Summer si è appena trasferita nell’appartamento di Colin e del suo migliore amico (che ha una cotta terribile per lei, tra l’altro) per frequentare l’università. Cosa può andare storto? Per evitare problemi “Fitzy” ha messo subito le cose in chiaro: non è interessato a Summer. E nonostante l’elettricità che si percepisce tra di loro, lei non ha alcuna intenzione di corrergli dietro. Del resto, con l’inizio dei corsi universitari e un ambiente tutto nuovo da conoscere, ha parecchie altre cose a cui pensare. E se, per caso, Colin dovesse accorgersi di quello che si sta perdendo… meglio per lei.
Un po’ prolisso per la storia descritta ma la scrittura della Kennedy ha reso tutto scorrevole e leggibile in un batter d’occhio.
Avrei saltato qualche capitolo, che ho reputato superfluo senza apportare alcun extra alla storia ma, detto questo, ci troviamo davanti al primo volume di una serie ed è essenziale scatenare la curiosità del lettore in questo momento per fidelizzarlo.
L’obiettivo è stato raggiunto perché la curiosità per i personaggi e per l’ ambientazione mi hanno fatto divorare le pagine senza curarmi di tutto il resto.
Questo romanzo è uno young adult ambientato in un college, lei è la sorella del migliore amico di lui, un amore sotto lo stesso tetto e una passione repressa per via di quel maledetto off-limits.
Ho trovato la storia carina, divertente, personaggi perfetti, lui lo sportivo di turno, lei la classica Barbie bella e “vuota” a parer di popolo.
Vi consiglio vivamente di leggerlo, anche perché è la Kennedy ad everlo scritto e già questo è un buon motivo.
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