Recensione “Regno di carne e fuoco” di Jennifer L. Armentrout

Un tradimento… Tutto ciò in cui Poppy ha sempre creduto è una menzogna, compreso l’uomo di cui si è innamorata. L’unica certezza che le è rimasta è che nessuno è più pericoloso di lui: l’Oscuro, il Principe di Atlantia. E che lo combatterà con tutte le sue forze.

Una scelta… Casteel Da’Neer è un uomo dai mille nomi e dai mille volti. Le sue bugie sono seducenti come le sue carezze; le sue verità sensuali come il suo morso. Poppy sa che non può darsi, che ai suoi occhi lei è solo uno strumento con cui raggiungere uno scopo. Ma ha bisogno di lui per ritrovare suo fratello Ian e scoprire se è diventato un Asceso senz’anima. Certo, lavorare con Casteel anziché contro di lui presenta dei rischi: quel ragazzo è una costante tentazione, e ha per lei dei piani che potrebbero rivelarsi una fonte inesauribile di piacere oppure di dolore, piani che la costringeranno a guardare oltre ciò che ha sempre pensato di lui e di se stessa…

Un segreto… In attesa del ritorno del principe, ad Atlantia è cresciuto lo scontento: si agitano venti di guerra e Poppy è al centro dell’inquietudine che pervade il regno. Il re intende usarla per mandare un messaggio al regno rivale. I Caduti la vogliono morta. I Wolven sono sempre più imprevedibili. E più la sua capacità di percepire il dolore e le emozioni degli altri cresce, più gli Atlantiani la temono. Perché in gioco ci sono oscuri segreti, segreti antichi che tutti vorrebbero nascondere. E quando la terra inizia a tremare e il cielo a sanguinare potrebbe essere già troppo tardi…

 

L’intenzione – tra l’altro appoggiata dalle mie colleghe di blog – era di iniziare la recensione con un’imprecazione, perché, beh, ci stava tutta… ma faccio finta di essere una ragazza a modo e dico solo questo:

PORCACCIA MISERIA!

 

Secondo imperdibile romanzo della saga, vi consiglio di non leggere la recensione se non avete letto il primo volume.

Questo romanzo è una costante fonte di qualsivoglia emozione, ti attira a continuare all’infinito! Non è da me riuscire a leggere più di 740 pagine in due soli giorni, ma davvero non sono riuscita a fare altrimenti.

 

Il mondo creato dall’autrice è strabiliante, i personaggi sono brillanti e mai troppi e, soprattutto, con personalità ben definite. Sembra di trovarsi nella storia: senza rendercene conto, entriamo nel libro e combattiamo a fianco dei personaggi.

 

Poppy e Casteel/Hawke sono meravigliosi. Amo i loro battibecchi, il loro amore reciproco ma non capito o accettato, la loro passione la loro voglia di attaccarsi a quella finzione che finzione non è, solo per poter stare insieme.

Vediamo la crescita della protagonista e piano, piano scopriamo diverse verità, alcune insieme a lei. Paino, piano scopriamo insieme anche i suoi veri sentimenti per Casteel e vediamo come questi maturano e si evolvono. Vediamo soprattutto la sua fatica ad accettarli e a lasciarsi andare.

Mi è piaciuto avere la possibilità di conoscere meglio anche altri personaggi del gruppo… soprattutto Kieran! E non vedo l’ora di conoscere i genitori di Casteel…

 

Tutto di questo libro è spettacolare. È impossibile annoiarsi perché non si ha tempo per farlo.

E il finale… ragazz*! Che finale! Li percepite i miei occhi a cuore, vero? Avevo voglia di urlare perché non ho ancora sottomano il seguito, ma la voglia di acquistarlo e leggerlo in lingua originale bussa prepotentemente alla mia porta. Come ho fatto a non scoprire prima la Armentrout? Con una scrittura così, ho fatto un grave errore a non volerla conoscere prima!

 

Se, come me, non avete letto nulla dell’autrice, non vi preoccupate, non è mai tardi per iniziare! Ma non fatevela scappare!

 

firma Claudia

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