Recensione “Rapito dal pirata” di Keira Andrews

 

 

 

Nathaniel Bainbridge è abituato a nascondersi, che si tratti delle difficoltà nel leggere o del suo desiderio proibito per gli uomini. Succube di un padre autoritario, il governatore di Primrose Isle, naviga verso la nuova colonia, dove si arrenderà a un rispettabile matrimonio per il tornaconto finanziario della sua famiglia. Ma i pirati assaltano la nave e Nathaniel viene rapito per chiedere un riscatto da Sea Hawk, un leggendario brigante del Nuovo Mondo. Rancoroso e cinico, Hawk nutre effimeri sogni di lasciare il mare per una vita tranquilla, ma gli uomini come lui non meritano di trovare pace. Ha un conto da saldare con il padre di Nathaniel – lo stesso uomo il cui tradimento lo ha costretto a diventare un pirata – ed è convinto che il figlio sia altrettanto spregevole. Man mano che le giornate trascorrono in uno spazio ristretto, lo spirito esuberante e l’innocenza irresistibile di Nathaniel lo seducono e ammaliano. Sebbene Hawk sappia di dover mantenere le distanze, in lui diventa irrefrenabile il desiderio di insegnare a Nathaniel il piacere che gli uomini possono condividere. Il pirata non può certo provare per il suo prigioniero qualcos’altro oltre alla lussuria… Nathaniel si rende conto che la terribile reputazione di Sea Hawk è in gran parte inventata. Dietro il mito scorge la solitudine di quell’uomo e concede spontaneamente il corpo e l’anima al suo rapitore. Da prigioniero del pirata, finisce per sentirsi libero di esprimere la sua vera natura. All’equipaggio è stato promesso un riscatto per il rapimento di Nathaniel, ma mentre il pericolo cresce e si avvicina il momento di lasciarlo andare, la più grande battaglia di Hawk potrebbe essere quella con il suo stesso cuore.

Questo è un romance storico MM ambientato nel mondo della pirateria. Non amo particolarmente questa tipo di racconti, ma devo dire che la scrittura della Andrews, che è sinonimo di qualità, e la narrazione più incentrata sui sentimenti che sulle avventure, me l’hanno fatto piacere comunque.

Nathaniel è un ragazzo, appena diciottenne, con pulsioni che a quell’epoca non solo erano mal viste ma anche perseguibili per legge. E’ un ragazzo dolce e docile, che ama la natura e le cose semplici. Il padre è tutto il contrario, è un uomo crudele e scaltro e spedisce il figlio nel nuovo mondo con l’obbligo di contrarre matrimonio. Durante la traversata la nave però viene presa d’assalto dai pirati e il giovane fatto prigioniero dal temibile capitano Hawk.

Fra i due è subito odio e amore, o meglio passione, sì perché almeno all’inizio saranno le pulsioni a farli avvicinale. Intenso e ben studiato il rapporto fra i protagonisti, uno giovanissimo, inesperto e candido e l’altro maturo e senza scrupoli, così almeno vuol far credere.

Una bella storia, tanta passione, un amore che vince su tutto e qualche avventura piratesca, il tutto condito dalla sapiente penna di un’autrice che ha già dimostrato di saper scrivere di tutto.

Consigliato!

ELEONORA

 

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