Recensione “Questa notte non deve finire mai ” di B&C

tramaUn casolare sull’Appennino, una donna e un uomo, innamorati, sofferenti per un amore irto di difficoltà. Inizia un gioco di amore e follia. Come sempre, è la donna che guida. Il suo uomo la segue fiducioso, anche quando gli eventi sembrano prendere una piega quasi drammatica, eccitante, pericolosa. Quell’amore deve vivere in eterno, come ogni amore che si rispetti, e perché ciò accada, quella notte non deve finire mai.

recensione

Romanzo erotico davvero interessante nel quale dei due protagonisti si scopre molto durante la narrazione: i loro più intimi desideri, le loro paure, la rabbia e la frustrazione, ma non i loro nomi. Sono due colleghi giornalisti, lui sposato con figli e lei no, sono amanti da tre anni, ma apparentemente senza un futuro insieme e soprattutto sono innamorati.

Il quadro si apre con l’ennesima fuga d’amore, una notte intera in un casolare isolato di proprietà di lei, lontano da occhi indiscreti ma anche dalla civiltà. Lasciata l’auto i due devono inerpicarsi a piedi su per una impervia collina e lei, che gioca il ruolo di dominatrice, lo costringe a percorrere, bendato, la strada in salita, in mezzo a rovi, buche e sassi. Lui non pare abituato a questo gioco di ruoli ma ci si adatta quasi con naturalezza per accontentare la propria compagna.

A questo punto credevo di trovarmi davanti al classico erotico moderno dove le scene di sesso estremo la fanno da padrone a discapito del vero erotismo che reputo essere molto più sottile, ed invece gli autori ma hanno piacevolmente sorpresa. Certo, le scene erotiche ci sono e sono veramente bollenti ed intense, ma non c’è solo quello. Ben presto infatti i ruoli dei due amanti si incrociano, si mescolano, si invertono e la narrazione a due voci aiuta e complica maggiormente la storia, facendo saltare i miei preconcetti e gli stereotipi. Non si è più semplici spettatori di passioni fantasiose, ma si viene coinvolti e costretti a pensare e a provare emozioni. Quando lui appare sottomesso in realtà ci si rende conto che è tutt’altro, è semplicemente un uomo che vuole giocare e lasciarsi andare al piacere trovando la sua dimensione di libertà con la donna che ama. Al contempo lei, la dominatrice, della donna sicura e forte ha ben poco, è una donna sola e innamorata che semplicemente vorrebbe di più.

Inizia così un gioco erotico ma anche e soprattutto psicologico, che in alcuni punti rasenta il dramma grazie ai costanti richiami di lei al mondo antico e ai suoi miti, a partire dalla sacerdotessa Medea con i suoi sacrifici sessuali che fanno presagire un epilogo di ordinaria follia, fino ai dialoghi fra Odisseo e Calipso tratto dai racconti di Pavese. Qui la dominatrice arriva ad identificarsi con la ninfa e realizza che il rapporto che ha con il suo amante, per quanto intenso e straordinario possa essere, “non è nulla rispetto alla tua Itaca”, ossia alla famiglia di lui.

Ed è così che per buona parte della narrazione sono stata abilmente trasportata dagli autori fra l’erotismo intenso, la paura dell’incombere di eventi drammatici e la tenerezza di due anime che si amano profondamente, si cercano, ma non si trovano. Non possono stare insieme alla luce del sole, ma nemmeno nascondersi più, e tanto meno lasciarsi. Sono praticamente avvinti da un amore che li sovrasta, li guida e che è forse più grande di loro, e un amore così è destinato a durare in eterno.

Scritto con grande abilità narrativa, con un ritmo sempre sostenuto dalle prime battute fino all’epilogo che reputo fantastico e originale. Ottima la descrizione delle scene erotiche e ottima l’introspezione dei personaggi. Un romanzo sicuramente da leggere.

Sensualità:

cuori5

Recensione di:

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Editing a cura di:

mandy

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