Recensione “Proiettili d’argento” di Patricia Logan

 

 

 

 

Sexy ed egoista, Michael Francis è letteralmente a terra. Il suo ragazzo lo ha lasciato, derubandolo di tutti i suoi soldi, e la sua carriera come top model è in stallo. Tyler Winston, un macho difensore della legge del Texas, ha perso l’unico amore della sua vita, e i ricordi sconvolgenti di un passato sepolto da tempo sono tornati a perseguitarlo. Quando la vita li farà incontrare, questi due uomini spezzati potranno trovare un punto in comune e cominciare a guarirsi l’un l’altro, oppure un killer spietato li separerà per sempre?

 

Amo la Logan. Parto con questa frase, in modo che sappiate già tutti cosa penso di quest’autrice.

Iniziamo la recensione del primo libro di questa nuova serie, che a mio avviso promette molto ma molto bene.

I due protagonisti riescono a entrare nel cuore del lettore e, per quanto svariate volte mi sia ritrovata a volerli prendere a schiaffi, vi posso garantire che la dolcezza, il dolore e l’amore che si celano dietro ad ognuno di loro vi scalderà il cuore in diverse occasioni. Alcune scene mi hanno fatto salire le lacrime agli occhi e scoppiare il cuore di gioia. Non sempre le maschere che si costruiscono per difendersi riescono a nascondere il vero volto dell’uomo che vi si cela dietro.

Un poliziotto e un modello, due mondi che in apparenza non hanno niente in comune, ma due mondi che quando si scontrano fanno scintille, due mondi che se presi nella giusta maniera riescono a ricucire vecchie ferite e sanare i cuori più malandati.

Come in ogni serie della Logan, anche qui mi aspettavo veder spuntare come funghi i protagonisti di altre serie, e dopo le prime pagine ho immediatamente capito che in questo caso la nuova serie sarà intrecciata a filo doppio con quella di Westbourg, per cui se non l’avete letta vi consiglio caldamente di provvedere, altrimenti perderete del tempo a capire chi è chi e cosa fa, o per lo meno a capire di chi l’autrice stia parlando e perché si trovi in questo libro.

Ben tradotto, scorrevole, e privo di errori. Un buon lavoro che permette al lettore di sedersi comodamente e godersi la lettura.

Sicuramente non il mio preferito di quest’autrice, ma non per questo non vale la pena di essere letto!

Sensualità: Recensione

Editing:  

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