Recensione ” Proibito ” di Mathias P. Sagat

 

 

 

Vincent. Julien.

Due sconosciuti che il destino ha diviso e che riunisce di nuovo. Due uomini a cui tutto sembra opporsi. Non così differenti. Non così indifferenti.

Una relazione al di là delle norme.

Dove comincia e dove finisce l’amore, davanti agli occhi della Legge e della Morale?

Attenzione: nel romanzo sono presenti argomenti sensibili quali incesto e tentativo di suicidio.

 

 

 

Hi Lettrici e lettori Sale e Pepe, 

oggi vi parlo di “Proibito” di Mathias P. Sagat, autore francese che arriva in Italia grazie a Quixote Translation. 

 

Già in precedenza mi ero approcciata alla scrittura di questo autore apprezzandola per la sua diversità, infatti l’influenza linguistica francese si sente anche sulla traduzione e da’ al testo un ritmo differente. 

Stavolta, però, ho deciso di leggerlo per un motivo ben preciso, il tema trattato, ovvero l’incesto. 

 

Chi mi conosce sa che io non temo nessun taboo, ecco perché volevo leggere qualcosa di così “amorale” e vedere come poteva essere riportato in chiave romance. 

Generalmente riesco a leggere anche di situazioni estreme senza problemi, ecco perché mi sono avvicinata a questa lettura serenamente, aspettandomi però di finirla come se avessi preso una bella botta in testa che mi avrebbe lasciata stordita, perché ero sicura che mi sarei trovata davanti molta sofferenza. 

 

Ammetto che in parte così è stato, ma che ho trovato anche una delicatezza molto profonda nel modo di raccontare questa storia da parte dell’autore. 

 

Ho percepito come intendesse spingersi oltre la sua comfort zone, che so essere generalmente legata a libri molto romantici, ma allo stesso tempo, quanto tenesse a rivelarci questa storia nel modo più (mi ripeto) romantico e romanzato possibile. 

Questo libro non è una disamina politica o un manifesto pro incesto, è una descrizione “immaginaria” della psicologia di due persone che vivono una relazione del genere. 

 

Ho visto questo libro come un crescendo di emozioni e sensazioni, in pratica Sagat ci fa fare un vero e proprio viaggio nel loro rapporto, tappa dopo tappa, ci porta attraverso la scoperta di una confidenza immediata, di un rapporto diverso e inaspettato, ma non per questo meno intenso. 

È difficile anche solo comprendere per Vincent e Julien la vera natura di ciò che provano ed ancora più complesso è accettarla e anche solo immaginare di viverla. 

 

“…Non devo desiderarti. Non lo voglio. Ma sono incapace di lottare. E non so nemmeno se ho voglia di resistere.»”

 

Forse per l’età o per il carattere più aperto e intraprendente, il primo a cedere a questo sentimento amorale è Julien, non senza difficoltà, sarà difficile anche per lui capire cosa fare, ma sarà lui il primo a combattere per LORO. 

 

“Anche io sono consapevole che c’è una barriera, ma la spezzo. La distruggo con ciò che prova il mio cuore; con le mie mani che si aggrappano a Vincent; con le mie unghie che scorticano la sua pelle per ricordargli che siamo vivi. Per dirgli che anche se non è normale, io voglio lui, e so che lui vuole me. Desidero che i nostri cuori battano all’unisono…”

 

I due protagonisti non hanno una grande evoluzione caratteriale, già dall’inizio possiamo cogliere quelle che sono le sfumature della loro personalità, ma sono i loro sentimenti a cambiare nel corso delle pagine, cambiano perché l’amore ti cambia, e in particolare un amore come il loro, così doloroso e faticoso, non può che lasciarti diverso. 

 

La relazione tra Vincent e Julien è sofferta, angosciosa ma anche davvero potente, dal 60% in poi sono stata con un magone perenne, ma volevo assolutamente arrivare alla fine e non mi sono pentita di averlo fatto. 

 

Come dicevo all’inizio, questa storia è più delicata di quanto mi aspettassi e quindi, se dopo aver letto tutti i trigger, siete ancora convinti di volerla conoscere, io ve la consiglio.

 

firma Claudia

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