Recensione “ Prendi il mio corpo” di K.A. Merikan

 

 

«Non voglio possederlo. Voglio essere lui.»

Caspian. Gunner.
Muscoloso. Minuto.
Ricco. Povero.
Attivo. Passivo.
Bullo. Vittima.
Dominatore. Sottomesso.
Laureato. Ha mollato il liceo.
Organizzato e diligente. Un disastro ambulante.
Chi è chi quando cambiano corpo?
…ed è sicuro che vogliano tornare come prima?

 

 

Sporco, oscuro e delizioso, Prendi il mio corpo è un romanzo M/M crudo e dark, con elementi magici e un lieto fine. Preparatevi a violenza, discussioni intese e scene bollenti, emotive ed esplicite.
POSSIBILE SPOILER:
Temi: scambio di corpo, da nemici ad amanti, legame magico, vendetta, povertà, dismorfia, bullismo, virilità, coming out, stazze diverse, opposti che si attraggono
Lunghezza: ~130,000 parole
AVVERTENZE: Questa storia contiene scene di violenza, linguaggio offensivo e personaggi moralmente ambigui, oltre che argomenti delicati come abuso di minore, dipendenza e suicidio.

 

Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo di un libro che attendevo con grande trepidazione, opera di due autrici che amo moltissimo.
Mi riferisco a “Prendi il mio corpo” del duo K. A. Merikan.
Questo è il secondo volume della serie Curse Bound, ma non temete, la serie è formata da autoconclusivi ed è possibile leggerli separatamente.
In ogni caso, se vi fa piacere, in blog trovate anche la mia recensione del primo volume, “Senti il mio dolore”.

Le Merikan hanno la capacità di mettermi sempre nella condizione di dover affrontare una lettura con il cuore, oltre che con la testa.
Con la testa perché, certe volte, ciò che sto leggendo non ha razionalità o è talmente fuori dagli schemi da farmi diventare pazza (nel senso più positivo della cosa).
Con il cuore perché non mancano mai, anche in mezzo alla violenza e alla perversione, di colpirmi e farmi in qualche modo innamorare dei loro protagonisti e posso assicurarvi che Gunner e Caspian sono entrati nel mio cuore.

A quasi tutt* nella vita è capitato di desiderare di avere il corpo o la vita di un’altra persona.
In questo libro le Merikan non solo hanno immagino che potesse accadere, ma hanno fatto sì che due “nemici”, il bullo e la vittima, si scambiassero i corpi, dando vita, così, ad una strana e inspiegabile storia.

Apparentemente, Gunner e Caspian sono due opposti: muscoloso, povero, non acculturato e bullo il primo, minuto, ricco, laureato e vittima il secondo, ma questo è solo il loro aspetto esteriore, perché ciò che SONO e che desiderano essere veramente è il contrario.

“Doveva esserci una ragione per quello scambio folle. Magari l’universo si era reso conto di aver commesso un errore e li aveva rimessi nei corpi in cui sarebbero dovuti nascere.”

 

Non penso sia possibile descrivere ciò che succede nelle vite dei due con una parola diversa da problema, perché nessuno dei due sa come comportarsi e vivere nell’ambiente dell’altro senza fare danni.
Inoltre, il trovarsi FINALMENTE nel tipo di corpo “giusto” per ciò che sentono di essere innalza l’eccitazione a livelli inimmaginabili.
E se, a questo, aggiungiamo anche che i loro rispettivi ex corpi sono ciò che hanno sempre desiderato trovare in un compagno, cosa pensate che sia successo?
Ve lo dico io, un’esplosione di sensualità, erotismo e lussuria senza precedenti!

L’esperienza di Gunner e Caspian permette loro di mettersi l’uno nei panni dell’altro, comprendendo così le vere motivazioni dietro i comportamenti, le azioni e, in generale, ciò che si nasconde oltre le maschere che entrambi portano da tutta la vita.

Da questo scambio e dalla conoscenza che ne deriva avranno diverse sorprese e molte davvero inaspettate, non solo sull’altro ma anche su loro stessi, una nuova consapevolezza e nuova linfa per l’autostima di entrambi.

Sarebbe perfetto dire che questo libro ci spiega che “le apparenze ingannano”.
Infatti, credo che le autrici abbiano mandato diversi messaggi importanti attraverso i due protagonisti e ciò che succede loro.
Uno tra tutti, è che la visione del nostro corpo è spesso distorta e che dovremmo, metaforicamente parlando (anche se per Caspian e Gunner non è metaforico), cercare di guardarci con occhi “esterni”, senza però temere il giudizio altrui.
Il corpo non è tutto ciò che siamo ma è un “semplice” involucro per qualcosa di molto più importante e sta a noi saperlo vivere e valorizzare.

Non starò qui ancora a tediarvi, con millemila parole e a descrivervi ulteriormente come, secondo me, questo libro non sia solo sesso e banalità.
Né starò qui a dire che è perfetto, perché non lo è! (Per esempio qualche pagina in meno non sarebbe stata male)

Ma a me è piaciuto e non posso che invitarvi a leggerlo e spero che anche voi possiate coglierne la bellezza.

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *