Recensione “Patience” di Fabio Lenza

 

 

“Patience” è la storia di due cuori distanti e di una città che non li lascia amare. Quando un ciclo di violenze e discriminazioni porta Jesse Black e Jennifer Maxwell a conoscere l’amore, essi impareranno che tutto ha una conseguenza: dovranno allontanarsi, resistere alla distanza e convivere con la pazienza. Comunicando solo tramite lettere, verranno a conoscenza degli intrecci politici e famigliari che li circondano. Seppur lontani, le azioni di uno e dell’altra influiranno sul destino della città… nel bene o nel male, ne siano essi consapevoli o non.

Due fronti opposti Residenti contro Ospiti, Jesse Black e Jennifer Maxwell due cuori separati da una città in rivolta.

Un amore vissuto sotto forma di corrispondenza, al tempo dei social e messaggi istantanei la giovane coppia decide di intrattenere una corrispondenza epistolare per assaporare l’attesa, la voglia di conoscersi, di sentirsi e “testare” la lor pazienza.

“Sei nei miei occhi, SEI i miei occhi. Sei nel mio cuore, SEI il mio cuore! Sei il mio… la mia… Ai Ya Yai.” Un grido… un sussurro.

Un ritrovarsi che non sarà un semplice vedersi.

Buio sarà il nuovo colore.

Oscuro il futuro davanti a sé.

Una vita passata davanti agli occhi sotto forma di fotogrammi.

Un passato e ancora lettere.

“Fuggi. Prendi chi e cosa ti è più caro e fuggi verso la spaccatura.”

“L’amore è la nostra resistenza?

Non c’è più distinzione in guerra, buoni o cattivi, residenti o ospiti, vivi o morti.

“Il ritmo dei miei passi per terre allagate verso la tua porta non farà mai più rumore.”

Riusciranno a rivedersi in quel Nero?

Ricco di dettagli, di storie, di pensieri e frasi da evidenziare, di parole dolci, di poesia in prosa.

Un libro che cattura l’attenzione del lettore, parola dopo parola.

ELEONORA

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