Recensione “Palla di neve” di Kristen McKanagh

 

 

 

Palla di neve prende molto sul serio il suo lavoro di “gattina ufficiale” della locanda in stile vittoriano Weber Haus. Accogliere gli ospiti e tenerli d’occhio è un lavoro felino a tempo pieno, dopotutto. Essere gentile con Daniel Aarons, però, non rientra tra le cose che la micina è disposta a fare. Il bel responsabile edile ha quasi rovinato la sua fami­glia per sempre, e Palla di neve non ha intenzione di perdonarlo tanto presto… Ma le cose sono destinate a cambiare. Quando Sophie, la nuova manager, arriva alla locanda, rimane subito colpita dalla bellezza del posto. C’è solo un problema: la gattina è scomparsa. Se vuole evitare che il suo primo giorno si trasformi in un disastro, deve ritrovarla al più presto. Inaspettatamente è proprio Daniel a venirle in soccorso, facendo fare a Palla di neve quello che le riesce meglio: attaccarlo. Non ci vuole molto perché l’istinto animale della gattina riveli che Daniel e Sophie sono fatti per stare insieme. Hanno solo bisogno di qualcuno che li aiuti a capirlo…

Per la stragrande maggioranza delle pagine leggeremo il punto di vista della gattina. Una gattina con la missione di Cupido del Natale.

La gattina ufficiale di Weber Haus.

Io amo i gatti e questo libro fa proprio per me.

Mi sono divertita a leggere delle rocambolesche avventure e stratagemmi inventati dalla piccola pelosetta per far avvicinare i protagonisti.

Dall’odio all’amore c’è… un gatto nel mezzo, direi.

Un muratore scorbutico e tutto d’un pezzo, Daniel, e la nuova manager di Weber Haus, Sophie.

Un felino angelico che nutre una “forte antipatia” per Daniel, fino a quando le sue rotelle da gatto iniziano a ingranare per la sua missione da Cupido.

Tra mercatini di Natale, un albergo in piena ristrutturazione, una gattina che scappa sempre i due si avvicineranno e non poco.

“Sono la fata madrina natalizia degli e vissero felici e contenti.”

Una bellissima e dolcissima lettura.

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